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“Le critiche di Caputo? Si dice che l’assassino torni sempre sul luogo del delitto”

| Enzo Ganci | Politica

Il sindaco Piero Capizzi replica alle dichiarazioni dell’ex deputato regionale

MONREALE, 15 giugno – “Le critiche di Caputo? Un vecchio adagio dice che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto”. Usa ironicamente un termine mutuato dal gergo criminologico il sindaco Piero Capizzi per commentare le critiche rivolte alla sua amministrazione dall’ex sindaco, Salvino Caputo.

Ieri l’ex deputato regionale non era stato tenero nei confronti dell’attuale amministrazione comunale, soffermandosi principalmente sui disservizi del settore turistico di una città i cui monumenti sono entrati a far parte del patrimonio dell’Unesco, ma che – a detta sua – non riesce a far da traino allo sviluppo cittadino.
“Ben vengano le critiche – sostiene Capizzi nella sua replica – ma mi stupisce che arrivino da chi per anni ha amministrato la città da sindaco e da vicesindaco della precedente amministrazione. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma, in tutta sincerità, queste affermazioni di Caputo mi sembrano faziose, pretestuose ed anche inopportune.
Questa città durante l’amministrazione Caputo – prosegue Capizzi – ha vissuto, ma forse ha subìto, delle scelte che ne hanno segnato il destino con un marchio indelebile, ancora evidente. Mi riferisco alla convenzione con la Comest, sulla quali la Procura della Repubblica ha individuato delle gravi deficienze amministrative o alla gestione dell’Ato, che è sotto gli occhi di tutti e sulla quale non credo nemmeno che si sia da entrare nel dettaglio.
Credo che siano scelte che sono già state giudicate dalla città e lo saranno certamente anche dalla storia”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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