Dipendenti comunali: la Giunta approva 12 posizioni organizzative

Lo Biondo (Pd): "Mancano i pareri tecnico-economici"

MONREALE, 16 marzo - «Nella seduta del 7 marzo, nonostante i pareri tecnico ed economico contrari, la giunta ha approvato la delibera per assegnare 12 posizioni organizzative. Una delibera che impegna 103.629,60 euro».

Lo afferma il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo (Pd), che aggiunge come la delibera sia stata approvata in assenza del parere dei revisori dei conti e della concertazione sindacale.

«Già nel mese di dicembre la giunta aveva approvato la delibera per assegnare 12 posizioni organizzative – scrive Lo Biondo – E anche questa volta in assenza dei pareri. Avevamo presentato una interrogazione e sembrava aver prevalso il buon senso amministrativo e politico. Ma oggi capiamo che al buon senso continua a prevalere il mercato delle vacche a scapito degli interessi delle già devastate casse comunali».

A dicembre l'amministrazione approvava la determinazione di Giunta Municipale 284/IE del 30 dicembre 2010, avente come oggetto "Direttive urgenti per la riorganizzazione delle Aree Comunali". Una delibera in cui la giunta individuava 12 posizioni organizzative, impegnando somme per un importo di poco superiore 79 mila euro.

Ora, invece, la giunta ha approvato la delibera 56/IE intitolata riguardante "Ulteriori direttive urgenti per la riorganizzazione delle aree comunali".

«Come nel primo caso della delibera non contestiamo le posizioni organizzative - afferma ancoa l'esponente del PD - ma piuttosto la violazione delle regole e della concertazione, soprattutto perché il nostro è un Comune in cui questa politica gestionale ha portato allo sfascio economico. Il Comune non ha neppure più i soldi per pagare la benzina o la carta per gli uffici e questa amministrazione si prende pure la briga di approvare una seconda delibera in assenza dei pareri. Invitiamo l'amministrazione a ritornare indietro. Se così non dovesse essere, allora, invieremo tutto agli enti preposti. Questo solo ed esclusivamente dell'interesse e del bene Comune».