Discarica di Zabìa, CambiAmo Monreale: “Da dove saltano fuori questi fondi?”

I consiglieri Guzzo e Giuliano intervengono sulla vicenda della messa in sicurezza del sito

MONREALE, 28 aprile – Da dove saltano fuori i 27 mila euro che l’amministrazione impegna dal proprio bilancio per la messa in sicurezza della discarica di Zabìa? E solo oggi ci si accorge che c’erano somme non utilizzate impegnate in un mutuo che oggi è stato devoluto?

Sono queste le critiche che il gruppo consiliare CambiAmo Monreale rivolge alla giunta Capizzi, alla notizia dell’impegno dei fondi da parte dell’amministrazione comunale per procedere all’effettuazione dei lavori di messa in sicurezza del sito, il cui mancato avvio ha determinato una sanzione che l’Unione Europea ha inflitto al governo italiano e questo ha poi “girato” ai Comuni, presunti inadempienti.

“Fermo restando il nostro compiacimento nell'apprendere che si stia lavorando per la bonifica di Zabìa – scrivono i due consiglieri comunali – una cosa a noi consiglieri Guzzo e Giuliano del gruppo Cambiamo Monreale è apparsa gravissima e da portare all'attenzione dei cittadini. Apprendiamo di 27mila euro he adesso dal nulla saltano fuori, 27mila euro che potevano essere usati per tutte quelle emergenze del territorio segnalate in questi mesi (illuminazione pubblica, rifacimento di parte del manto stradale…) oppure per aiutare famiglie in difficoltà, e che invece vengono usati per aggiustare errori di questa amministrazione, di dirigenti e di chi, sinora, ha ignorato i tanti richiami della Corte di Giustizia Europea.

Ma non solo – aggiungono Guzzo e Giuliano – ci viene anche reso noto che la restante somma di 360 mila euro, necessaria a completare i lavori, è stata recuperata tramite la devoluzione parziale di un mutuo acceso dieci anni fa presso la Cassa Depositi e Prestiti e mai utilizzato. Perché accorgersi solo oggi che esistono somme mai utilizzate per cui si pagano rate e interessi che avremmo potuto impegnare per risolvere i tanti problemi da cui è afflitto il paese? Perché attendere una sanzione di oltre 600 mila euro quando da principio tali somme potevano essere destinate alla bonifica? Ed ora chi si assumerà la responsabilità delle spese legali da sostenere per opporsi alla sanzione o della stessa sanzione e delle spese legali in caso di soccombenza? Per quante altre somme inutilizzate, che potrebbero essere utili a risolvere le problematiche che ogni giorno affliggono la nostra cittadina, paghiamo rate e interessi? Molto più semplice e meno impegnativo dire ogni volta “non abbiamo soldi”.

La verità – concludono i due consiglieri – è che questa situazione mette in luce, e in via definitiva, le incapacità di questa amministrazione di gestire ogni situazione, di controllare l’operato degli uffici preposti, di dettare una linea amministrativa efficace, e la volontà di intervenire solo quando è necessario mettere una pezza agli errori di coloro che svolgono in maniera superficiale i propri compiti”.