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Canoni sulle aree pubbliche, CambiAmo Monreale ancora all’attacco: “Fino a quando dovremo sopportare queste violazioni?

I consiglieri Guzzo e Giuliano tornano sull’argomento dopo la bocciatura del loro Odg

MONREALE, 19 aprile – Torna sull’argomento della Cosap e del servizio (mancato) di rimozione forzata dei veicoli il gruppo consiliare di CambiAmo Monreale, dopo la bocciatura da parte del Consiglio dell’ordine del giorno presentato nell’ultima seduta.

I due consiglieri Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano affermano di avere presentato un ordine del giorno dal carattere “intenzionalmente provocatorio, per animare un dibattito d’aula e per muovere, in maniera spedita, l'azione amministrativa”. “L’effetto, però - aggiungono non è stato quello auspicato”.
“Questa amministrazione non ha minimamente a cuore l’interesse dei cittadini e del decoro urbano – scrivono i consiglieri in una nota – ma è convinta che, per risolvere i problemi economici del nostro Comune, sia sufficiente continuare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza dover garantirne i diritti corrispondenti.
L’unica preoccupazione dell’assessore Russo - proseguono - è stata quella di giustificare il fatto che il contributo Cosap è un canone di occupazione del suolo pubblico dovuto per legge, ma non è di certo nelle sue intenzioni, né in quelle della maggioranza, trovare gli strumenti per garantire il godimento del diritto corrispondente, non considerando che la stessa Cassazione con sentenza 28487/13 ha sancito tale diritto contemplandone la violazione come una forma di “violenza privata” e che l’amministrazione non mettendo in campo gli strumenti opportuni si assoggetta al rischio di azioni risarcitorie (che ancora una volta ricadrebbero su tutta la cittadinanza).

Ulteriore dimostrazione che nulla si sta facendo – lamentano ancora Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano – è l’affermazione dello stesso assessore il quale rassicurava il Consiglio dicendo che il servizio di rimozione sarebbe stato affidato alla stessa società che si occuperà della gestione dei parcheggi e dei bagni pubblici. Basta leggere il bando per vedere quanto questa affermazione sia mendace e non corrisponda alla realtà delle cose visto che, proprio nel bando appena pubblicato, non vi è alcun riferimento all’affidamento del servizio di rimozione forzata. Quello che sosteniamo, quindi, è che il semplice esercizio di un diritto del cittadino, ad oggi, continua a non venire garantito.

Fino a quando - concludono – questo assessore e questa amministrazione son convinti di poter giocare con la buona fede delle persone? Fino a che punto si può credere che la gente sia disposta a sopportare questo stato di cose? La credibilità politica data da una continuità di impegno e di azioni la si dimostra sul campo e, purtroppo, questa “zattera amministrativa” continua, imperterrita, a fare acqua da tutte le parti”.