Discarica di Zabìa: Monreale sanzionata, le reazioni politiche

CambiAmo Monreale: “Chi ha sbagliato paghi”. Costantini: “Non siano i cittadini”

MONREALE, 14 aprile – Rabbia per l’ennesima batosta nei confronti dei Comuni, ma anche condanna per un’altra mazzata che questi saranno costretti a pagare, con esborsi che ricadranno, a meno di clamorose sorprese, sulle tasche dei cittadini.

Si dividono i commenti delle varie forze politiche alla notizia che il Comune di Monreale, assieme a quelli di Augusta, Priolo, San Filippo del Mela, Cammarata, Siculiana, Racalmuto, Leonforte, Paternò, Mistretta e Cerda, dovrà pagare la propria quota parte della sanzione, comminata all’Italia dall’Unione Europea, relativa alla presenza di discariche pericolose, mai messe a norma. Nel caso di Monreale, come abbiamo riportato in un altro articolo, il sito in questione è quello di Zabìa.

Sulla questione interviene Marika Cirone Di Marco, parlamentare regionale del PD. “Difficile non commentare con rabbia – afferma in una nota – l'ennesima ammissione di impotenza da parte del governi nazionale e regionale in materia di bonifiche ambientali. Come nelle ‘commedie degli imbrogli’ succede che, condannato per una ennesima procedura d'infrazione, il Ministero Economia e Finanza avanzi richiesta di rivalsa a 12 comuni siciliani per l'ammontare di più di 5 milioni di euro”.  

“I comuni divengono i capri espiatori di inefficienze  e manifeste incapacità – prosegue – che si rincorrono su inesauribili carteggi da Palermo a Roma, gettando nello sconforto e nella confusione amministrazioni e comunità. Tanto più si prova sconforto quando questo trattamento è riservato a comuni come Augusta e Priolo, che rincorrono da decenni bonifiche e risanamento ambientale e vedono insidiati giorno dopo giorno salute e occupazione”.

 “Ho chiesto una audizione dei sindaci e del governo regionale in commissione legislativa Territorio e Ambiente all’Ars.  Bisogna fare chiarezza subito – conclude la parlamentare regionale del PD - evitando che al danno si aggiunga la beffa”.

A Monreale ad intervenire sono i consiglieri comunali di CambiAmo Monreale, Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano. “La notizia sulla condanna pecuniaria a carico del nostro comune – scrivono in una nota – ci lascia amareggiati ma per niente sorpresi. Da tempo, ormai, e a più riprese, tanto in Consiglio comunale quanto attraverso gli organi di stampa, il gruppo CambiAmo Monreale lancia moniti a questa amministrazione sulla impellente necessità di bonificare l’area Zabìa così come imposto dalla Comunità Europea

Purtroppo questa amministrazione, da sempre sorda, arrogante e parolaia, ha  snobbato ogni raccomandazione. Più preoccupata per le messe in posa alle inaugurazioni di ogni genere e delle beghe interne per la spartizione di un potere effimero fatto di interessi bassi e piccoli che per i veri problemi e della città e dei cittadini, indifferente ad una Monreale in ginocchio , una città disperata, ridotta a maceria da dopo guerra,  sta oggi rischiando di portare alla dichiarazione di dissesto il comune con conseguenze ancora peggiori per tutta la comunita'.

Le osservazioni della Corte dei Conti - proseguono - sul non aver risolto alcuna criticità sembravano gia' un preavviso allarmante ma se aggiungiamo un aggravamento delle stesse cosa ci dobbiamo aspettare a stretto giro di posta?
Non riteniamo corretto nè acceteremo in alcun modo che di questa inerzia  “colpevole e cosciente” siano i cittadini a doverne pagare le amare conseguenze. È giusto che chi ha sbagliato paghi. Siamo pienamente  d'accordo con quanto affermato dal collega consigliere Costantini nel senso che sposiamo il concetto che chi ha avuto la fiducia dei cittadini e al contempo la responsabilità  della suddetta sanzione  paghi per la propria negligenza. Inviteremo il Sindaco a riferire in consiglio e a spiegare se la sua maggioranza intende accelerare l'agonia della nostra cittadina o se, finalmente intendono assumersi la responsabilità di governare con quei criteri indispensabili per risollevare le sorti cittadine, rispettando il mandato conferitogli e mostrando quel minimo di orgoglio e dignità che ogni essere umano dovrebbe mostrare”.

E, proprio Fabio Costantini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, aveva fatto scattare l’allarme. “Noi del M5S abbiamo già presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinchè tali somme siano direttamente imputabili agli amministratori responsabili della mancata bonifica, in quanto non riteniamo corretto che a pagare debbano essere gli incolpevoli cittadini, bensì gli amministratori responsabili che non hanno provveduto per tempo a dare seguito ai solleciti di bonifica.

Ricordiamo che il periodo interessato, per il quale si applica la sanzione inflitta dalla Corte di Giustizia Europea, è quello che va dagli anni 2003 sino ad oggi, periodo nel quale il Comune di Monreale è stato amministrato dai sindaci: Caputo, Gullo, Di Matteo e Capizzi.

All’ultimo incontro, tenutosi in Sala Rossa il 12 febbraio 2016, l’amministrazione Capizzi ci anticipava come stesse affannosamente cercando le risorse per poter effettuare la messa in sicurezza d’emergenza della discarica di Zabìa (per procedere solo successivamente alla bonifica); purtroppo la loro affannosa ricerca non solo non ha ancora prodotto i risultati sperati (aggravando ulteriormente l’aspetto sanzionatorio), ma dovrà adesso proseguire per ricercare anche i 600 mila euro da versare al Ministero, col concreto rischio che di qui a breve diverranno addirittura 800 mila.

Avremmo gradito che, in piena trasparenza, fosse il sindaco Capizzi a rendere nota questa situazione ai cittadini monrealesi, informandoli di quanto grave fosse la situazione e del duro colpo che stanno per subire le casse comunali, con le intuibili ripercussioni che tutto ciò avrà sul bilancio cittadino.

Naturalmente ci rendiamo anche conto come non sia questa l’occasione tipica per una foto festante all’ennesima inaugurazione, ma anche in casi come questo, gradiremmo “vedere” il sindaco e quel suo, ormai famigerato, “cambio di logica”.