Partito Democratico, domani è il giorno della resa dei conti

In serata il direttivo cittadino che si preannuncia infuocato

MONREALE, 11 aprile – Magari non sarà “La notte dei lunghi coltelli” o “Sfida all’Ok Corral”, ma di certo il direttivo del Partito Democratico, in programma per domani sera alle ore 21 presso la sala Millunzi del Collegio di Maria, non sarà un “volemose bene” e non parliamone più.

Sul tappeto ci saranno l’analisi della situazione politica monrealese e soprattutto i programmi che il PD ha intenzione di portare avanti al fianco dell’amministrazione comunale, a guida Capizzi, per la quale il partito si è tanto impegnato in campagna elettorale nella primavera del 2014.
L’incontro, non lo scopriamo certo adesso, sarà caratterizzato da un clima per nulla idilliaco, che vede tre consiglieri comunali (Manuela Quadrante, Rossella Pica e Rosanna Giannetto) in una posizione di Aventino, dare vita al movimento dei cosiddetti “dissidenti”, ormai apertamente in rotta con la linea del partito guidato dal segretario Toti Zuccaro. Un clima che ha registrato prese di posizioni, anche e soprattutto pubbliche (un esempio per tutte: quella legata alla nomina degli scrutatori), ed andato avanti a colpi di comunicati stampa che i quotidiani locali hanno registrato e attraverso i quali l’idea di un partito compatto e coeso è andata a farsi benedire. Domani sera, è probabile, conteranno i numeri: quelli che al momento premiano la linea della segreteria del Pd monrealese e che il gruppo avverso cercherà di contrastare.

“Domani sera – afferma il segretario Zuccaro – chi ha qualcosa da dire la dica. Sarà la sede opportuna. Solo così sarà possibile capire chi sta da una parte e chi dall’altra. Il Pd ha l’obbligo di guardare avanti e lavorare al fianco dell’amministrazione comunale. Su questa linea lo spazio c’è per tutti, ma chi non vuole starci almeno che non sia d’intralcio”.

Che l’aria sia “frizzante” lo conferma Tonino Russo, ex deputato e componente del direttivo regionale del Pd. “Domani sera vedremo quale sarà la proposta del segretario e la linea che intende seguire. Di certo finora non c’è stato alcun coinvolgimento della città, attraverso un confronto pubblico, anzi siamo in presenza di una dittatura bulgara di fronte alla quale è impossibile stare in silenzio.

Siamo stati costretti a dire cosa non funziona. Chiediamo discontinuità ed azioni delle quali non ci si debba vergognare, altrimenti, se vigerà questo clima imposto dai due colonnelli, che garantisce solo familiari o chi non critica, con regole per qualcuno e privilegi per altri, non escludiamo la costituzione di un gruppo consiliare alternativo”.