“La rimozione degli assistenti alla comunicazione? Ci lascia sgomenti”

Il gruppo consiliare di CambiAmo Monreale interviene sulla questione

MONREALE, 24 dicembre – Ha sollevato già le prime reazioni politiche la decisione del Comune di rimuovere dall’incarico otto assistenti alla comunicazioni che prestavano servizio nelle scuole monrealesi a beneficio di sedici bambini diversamente abili.

Della vicenda si era occupato ieri Monreale News, sulla quale adesso interviene il gruppo consiliare di CambiAmo Monreale, formato da Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano, che si dicono “amareggiati nell'apprendere la notizia della rimozione di otto assistenti alla comunicazione per bambini disabili presso la scuola elementare”.
Sull’argomento il gruppo stamattina ha presentato una interrogazione consiliare a risposta scritta, chiedendo una discussione durante la prossima seduta di Consiglio.

“Ancor più – scrivono – ci lascia sgomenti il fatto che tale rimozione avvenga per motivi attinenti alla carenza dei requisiti richiesti ai fini dell’assegnazione dell’incarico. Vogliamo capire come sia potuto accadere che la carenza di requisiti non si sia rilevata, in via preventiva, rispetto all'affidamento dell'incarico, cioè ancor prima dell'inizio dell'anno scolastico, invece che venire sollevata e recriminata adesso , tra l'altro in maniera intempestiva in uno dei pochi momenti dell'anno che dovrebbe essere di serenità per le famiglie e regalando invece preoccupazione e sconforto ai tanti genitori, bambini e insegnanti coinvolti in questa brutta vicenda, causando l'interruzione di un percorso fondamentale per 16 bambini affetti da disabilità con grave danno per gli stessi e le loro famiglie.

È risaputo – dicono ancora i consiglieri di CambiAmo Monreale – che bambini con difficoltà psico-fisiche necessitano di costruire un rapporto di fiducia con coloro che li assistono, rapporto che oggi si pretende di interrompere facendo ricadere sui bambini stessi e sulle loro famiglie le conseguenze gravi e inaccettabili di tale paradossale situazione.
Riteniamo che tutto il Consiglio e l'amministrazione - concludono - debbano prodigarsi per trovare una soluzione che non interrompa, almeno fino a conclusione dell'anno scolastico, il percorso didattico ed emotivo intrapreso dai bambini e che venga accertata e fatta valere semmai la responsabilità di chi, con disprezzo del benessere comune, affronta con superficialità e negligenza i propri compiti”.