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E’ polemica sulla convocazione del Consiglio comunale per il bilancio: “Il presidente viola il regolamento” “No, tutto in regola”

| Enzo Ganci | Politica

Nove consiglieri si scagliano contro Di Verde, che replica “Polemiche pretestuose”

MONREALE, 30 novembre – Una convocazione che non hanno gradito perché sarebbe avvenuta secondo modalità errate. Per questo nove consiglieri dell’opposizione si schierano contro il presidente del Consiglio Giuseppe Di Verde, contestandone il rispetto del regolamento.

La nota di protesta porta la firma di Giuseppe Romanotto, Giuseppe La Corte, Chiara Sanfilippo, Giuseppe Guzzo, Antonella Giuliano, Marco Intravaia, Angelo Venturella, Giorgio Rincione e Fabio Costantini. Sostengono, tra l’altro, di avere appreso della seduta che si terrà il 9 dicembre prossimo, non attraverso una regolare comunicazione, ma leggendo Monreale News.

“I consiglieri dell'opposizione – scrivono nella nota – denunciano pubblicamente il presidente del Consiglio di non avere rispettato il regolamento interno del Consiglio comunale in quanto la convocazione dello stesso non è stata concordata con i componenti della conferenza dei capigruppo.
Invitano il presidente a leggere l'articolo 11 comma 1 del regolamento interno del Consiglio comunale, secondo il quale ‘Il presidente, sentita la conferenza dei Capi gruppo, convoca il Consiglio con le modalità dell'articolo 2 e lo presiede’.

Oltre l'aspetto formale riguardo le modalità di convocazione del Consiglio comunale – prosegue la nota – i consiglieri denunciano un altro problema che riguarda il mancato rispetto dei termini previsti per la sessione di bilancio. L'articolo 20 del regolamento di contabilità, infatti, prevedeventi giorni di tempo per la sessione di bilancio, in particolare dieci giorni vengono assegnati alla commissione bilancio per studiare gli atti ed eventuali altri dieci giorni per discutere degli emendamenti presentati.
Il termine per presentare gli emendamenti al bilancio è giorno 7 dicembre e da quella data la commissione bilancio avrebbe altri 10 giorni di tempo per discuterli. Considerato che giorno 8 dicembre è la festa dell'Immacolata, la commissione potrebbe iniziare a discutere gli emendamenti soltanto giorno 9 dicembre che coincide con la data di convocazione del Consiglio Comunale. Invitiamo pertanto il presidente del Consiglio a dare l'esempio nel rispetto dei regolamenti, prima di invitare gli altri a rispettarli”.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Di Verde, però, non ci sta e rispedisce al mittente l’attacco dei consiglieri di opposizione. “Polemiche sterili e pretestuose – afferma nella sua replica – che evidentemente non tengono conto dell’importanza del momento. Ho pienamente rispettato il regolamento che mi attribuisce la prerogativa di prescindere dalla conferenza dei capogruppo, che non ho convocato perché costretto dai tempi imposti dal governo nazionale che ha chiesto una convocazione immediata. Vorrei ricordare ai consiglieri che il mio primo compito è quello della salvaguardia dell’ente e dei contratti di diritto privato dei precari, a meno che non si voleva buttare in mezzo la strada i precari.

Dopo il parere dei revisori – aggiunge Di Verde – i dieci giorni scadranno il 5 dicembre. Dal 5 al 9 la commissione Bilancio avrà il tempo per dare il parere assieme al dirigente del settore Finanze. L’alternativa sarebbe stato mettere a rischio i posti di lavoro e questo non me lo posso e non celo possiamo permettere”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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