Il Consiglio comunale decide: esenzione dei tributi per chi denuncia il pizzo

Passa la proposta dell’amministrazione, dopo la proposta di Toti Gullo

MONREALE, 15 settembre – Il percorso è durato poco più di un anno, ma alla fine il traguardo è stato raggiunto: arriva l’esenzione dei tributi locali per chi denuncia di essere stato vittima del pizzo. Lo ha deciso stamattina il Consiglio comunale.

La proposta, fortemente voluta dall’amministrazione a guida Capizzi, come molti lettori di Monreale News ricorderanno, era stata lanciata all’inizio della “legislatura” da Toti Gullo, capogruppo di Alternativa Civica ed ex sindaco di Monreale. Una iniziativa “qualificata” dunque, se si considera che proprio Gullo era stato vittima di taglieggiamenti, come ha appurato l’inchiesta “Nuovo Mandamento”, che qualche mese fa è approdata all’emissione della sentenza di primo grado, nel cui processo lo stesso Gullo si era costituito come parte civile. Ma proprio per questo motivo l’ex sindaco, nel lanciare la sua proposta aveva ribadito l’intenzione di non considerare retroattivi i benefici, da attribuire, cioè, a chi fosse stato vessato dal racket in passato

Nella seduta di questa mattina, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento per il riconoscimento di agevolazioni sui tributi locali in favore delle vittime dell'estorsione e dell'usura. Si tratta di un regolamento composto da sette articoli, che si suddividono in finalità e oggetto, destinatari, agevolazioni, condizioni, istanze e procedimento, e infine è contenuta la norma transitoria. Le agevolazioni riguardano i soggetti residenti nel Comune di Monreale che risultino "vittime" dei reati dell'estorsione . L'amministrazione comunale istituisce le agevolazioni con la riduzione del cento per cento su: Imu, Tosap, Tasi, Icp.

“Credo che sia un messaggio di civiltà – spiega Toti Gullo – ma soprattutto una scelta di campo. Concedere l’esenzione a chi viene taglieggiato significa pure non fare solo manifestazioni fatte di parole e di presenza, magari sterili, ma adottare un provvedimento concreto che vuole dare un segnale forte alla comunità. Non un’azione risarcitoria, ma una premialità che la comunità attribuisce a chi ha subìto dei torti”.

“E' un atto politico qualificante - afferma il capogruppo del Partito Democratico, Ignazio Davì - che caratterizza sia l'amministrazione Capizzi che il consiglio comunale, che nella sua quasi totale interezza approva con voto favorevole questo regolamento. Ci riteniamo contenti ed orgogliosi di aver contribuito in maniera determinante all'approvazione di un regolamento di siffatta caratura morale e politica, che la comunita' monrealese meritava da tempo. Fatti non parole – conclude Davì – da oggi il Comune di Monreale, la giunta Capizzi, il Partito Democratico sono piu' vicini a chi con forza e coraggio decide di denunciare”.

"Ritengo che i fenomeni del racket e pizzo siano delle forme di criminalità - chiosa il sindaco Piero Capizzi - che non possono essere sottovalutati , la nostra amministrazione pertanto, ha ritenuto opportuno contribuire con i pochi strumenti che ha a disposizione del Comune per sostenere fattivamente chi si oppone al racket ed all'usura. La lotta alla mafia- aggiunge il primo cittadino- si porta avanti con scelte politiche chiare come questa , proponendo misure premiali e concrete a favore di chi ha avuto rispetto delle regole e della legalità opponendosi alla criminalità mafiosa".