Gli edifici comunali non sono sicuri, necessario istituire un’apposita commissione

“Invitiamo tutti i colleghi consiglieri a non prendere sotto gamba il problema”

MONREALE, 20 agosto – “Non è più rinviabile l’istituzione di una commissione sulla sicurezza degli edifici pubblici, considerato che tanti di quelli del Comune sicuri non lo sono affatto”.

È questo il concetto espresso dal gruppo consiliare di CambiAmo Monreale, formato da Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano. “Già nel maggio scorso, attraverso la presentazione di due appositi ordini del giorno – affermano i due consiglieri – portammo all’attenzione dell’amministrazione comunale, l’esigenza dell’istituzione di una commissione tecnica “ad hoc” che fungesse da supporto e coadiuvasse l’attività del dirigente nella valutazione circa la sicurezza degli edifici pubblici e di pertinenza comunale. Ciò, sia a tutela della sicurezza del cittadino che ivi si reca per motivi amministrativi e burocratici, che a tutela della salute dei dipendenti comunali i quali, svolgendo servizio presso tali edifici, si considerano lesi nel loro buon diritto, costituzionalmente garantito, di vivere un ambiente lavorativo salubre e sicuro senza scostare l’attenzione dagli edifici scolastici per i quali, le misure d’intervento, sembrano mai bastare.

I fatti hanno fugato ogni dubbio - aggiungono Guzzo e la Giuliano - e, ancora una volta, ci hanno dato ragione sulla necessità ed urgenza nell’istituzione della commissione. Basti pensare al recente allagamento dell’Ufficio Ttributi o alla crepa riscontrata presso la casa del custode che rende la struttura pericolosa e a cui, il gruppo CambiAmo Monreale ha dedicato, nello scorso mese di maggio, un apposito ordine del giorno che, purtroppo, non è ancora stato oggetto di discussione consiliare.

I fatti dicono che – lamentano i consiglieri di CambiAmo Monreale – i nostri edifici non sono più sicuri e che, quindi, urge la necessità di censire gli edifici su cui intervenire e iniziare a programmare una serie di interventi e al più presto. Non possiamo permetterci di mettere a rischio la salute e l’incolumità dei nostri concittadini.
Invitiamo, pertanto, come nostra consuetudine fare, i nostri colleghi, tanto quelli di maggioranza, quanto quelli di opposizione – concludono – a sposare la nostra causa che, in realtà, è la causa di tutti e, ancora, a non prendere sottogamba il problema che, sicuramente, sarà oggetto di discussione e, quindi, di votazione al prossimo Consiglio comunale durante il quale, si spera, in una più ampia e sentita partecipazione di tutti”.