![Il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando](/images/articoli/leoluca_orlando.jpg)
Orlando: "Nell'Isola prosegue lo stato di calamità istituzionale"
PALERMO, 13 agosto - “L’emergenza finanziaria dei comuni si sta aggravando ogni giorno di più e molte amministrazioni, per mancanza di liquidità, non sono nelle condizioni di pagare gli stipendi ai dipendenti e di assicurare i servizi essenziali ai cittadini. I comuni siciliani rischiano il collasso a causa del mancato trasferimento delle risorse regionali e non saranno, quasi certamente, malgrado la proroga al 30 settembre, in grado di fare i bilanci di previsione a causa della totale mancanza di dati certi in merito ai criteri di riparto”.
A dichiararlo è Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. “Non possiamo non sottolineare con molta preoccupazione, malgrado il positivo incontro della scorsa settimana con l’Assessore Baccei, - dice ancora Orlando - che i 390 comuni siciliani non hanno ancora ricevuto un euro nè del fondo ordinario, né di quello capitale e che le prospettive non lasciano presagire novità positive.
Ribadiamo da mesi nei nostri documenti e nelle nostre assemblee - continua Orlando – che lo “stato di calamità istituzionale” in cui si trova la Regione siciliana sta mettendo fortemente a rischio l’”esistenza in vita” dei nostri Comuni e che gli amministratori siciliani rischiano, tutti i giorni, la propria incolumità personale a causa delle ripercussioni sociali che questa gravissima situazione finanziaria crea”.
“Auspichiamo che le rassicurazioni di impegno ribadite dall'Assessore Autonomie locali Giovanni Pistorio e la disponibilità mostrata dall’Assessore Baccei nell’incontro di venerdì scorso si realizzino, prima possibile, in provvedimenti concreti in favore dei Comuni e soprattutto a tutela delle fasce più disagiate delle nostre comunità, come disabili, bambini e anziani, che, con il perdurare della disastrosa situazione finanziaria in atto, diventeranno, purtroppo, vittime di ulteriori e inevitabili tagli”.