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Scoppia la guerra dentro Alternativa Civica: in cinque “sconfessano” il capogruppo Toti Gullo

| Enzo Ganci | Politica

È polemica al “calor bianco” all’interno della lista del sindaco Piero Capizzi

MONREALE, 5 agosto – Non accennano a diminuire le “fibrillazioni” all’interno della maggioranza che sostiene l’azione amministrativa di Piero Capizzi, anzi. Se prima sembrava solo il Pd la forza politica caratterizzata da malumori interni, adesso vengono fuori pure i mugugni all’interno di Alternativa Civica, la lista di riferimento del sindaco.

E, almeno da quel che sembra, si tratta di malumori non di poco conto, se è vero che cinque consiglieri ( su un totale di nove) rendono pubblico e palese il loro disagio con una nota che certamente obbligherà tutti ad una riflessione e che, molto probabilmente, lascerà qualche strascico nella conduzione della politica a Monreale. A mettere nero su bianco sono Francesco Barna, Filippo Giurintano, Salvo Intravaia, Pippo Lo Coco (tra l’altro pure assessore all’Ambiente) e Silvio Terzo.

I cinque non risparmiano bordate al loro capogruppo Toti Gullo, che nel corso delle ultime due sedute consiliari aveva invitato la maggioranza ad una maggiore coesione ed il sindaco ad operare una efficace riflessione sul programma da attuare a partire da settembre con chi realmente si senta coinvolto nella realizzazione del medesimo. Non mancano, inoltre, le frecciate al vicepresidente del Consiglio comunale, Mimmo Gelsomino, che, dalle pagine di Monreale News, aveva condiviso la linea di Gullo, plaudendo al suo intervento-monito, così come a Marco Intravaia, capogruppo del Gruppo Misto, che, sempre su Monreale News, aveva invitato Capizzi a dimettersi.

Parlando del disagio che attualmente si vive all’interno di questa maggioranza, i consiglieri ritengono che sia “da ricondurre sia a diverse dinamiche innescate da cattivi consiglieri che hanno indotto il sindaco a deviare, in parte, su quelli che erano i punti cardine del programma presentato in campagna elettorale, sia alla mancanza di condivisione di intenti tra il governo e i consiglieri di maggioranza”.

 I firmatari della nota condividono con Gullo “la tesi secondo la quale il sindaco debba prendere atto di questi disagi e debba attivarsi a rilanciare la sua azione per migliorare e realizzare il programma presentato, anche attraverso una rimodulazione dell’attuale giunta al fine di innescare dinamiche nuove che possano servire per il bene della città, nella consapevolezza che la maggioranza c’è e che la stessa deve essere coinvolta in tutte le scelte.

Allo stesso tempo, però – proseguono i cinque consiglieri – i capigruppo hanno il dovere politico e morale di verificare che su tutte le dichiarazioni poste in essere in Consiglio ci sia assoluta condivisione con il gruppo che si rappresenta, a meno che non siano di natura personale. In questo caso, però, occorre specificarlo durante l’esposizione. Non si può parlare a nome e per conto del gruppo senza che quest’ultimo sia messo al corrente. L’arroganza e la tracotanza, infatti, non crediamo giovino a nessuno”.

 Capitolo Marco Intravaia. “Chiede le dimissioni del sindaco – sottolineano i cinque consiglieri di Alternativa Civica – ma se lui avesse usato lo stesso ordine di misura quando era assessore nella precedente amministrazione, si sarebbe dovuto dimettere subito dall’incarico, cosa che invece non ha fatto, per cui gli si suggerisce di non fare esternazioni così drastiche, semmai di adoperarsi per il bene delle comunità”.

 Non risparmiato dalle stilettate di Barna, Giurintano, Intravaia, Lo Coco e Terzo, come detto, nemmeno il vicepresidente del Consiglio comunale, Mimmo Gelsomino, autore di un intervento su questo quotidiano sulla delicata situazione di maggioranza. “Su questo argomento – affermano i cinque - si ritiene che il capogruppo della nostra lista, stimato professionista in campo medico, prima di rivolgere la sua attenzione agli altrui mal di pancia, semmai ce ne fossero, dovrebbe chiedersi da buon medico e capire, da chi è stato trasmesso l’agente patogeno (virus o batteri) che ha permesso di attraversare i sistemi di difesa degli organismi interessati, per poi moltiplicarsi e provocare danni più o meno gravi.

Utilizzando sempre un linguaggio medico ospedaliero – proseguono - diremmo che spetta al primario trovare una terapia adeguata al fine di interrompere la virulenza generata e ricreare le condizioni affinché i soggetti interessati riacquistino il normale equilibrio. In quell’articolo non si comprende, inoltre, a chi sia rivolto il rimprovero che emerge dallo stesso. Vorremmo ricordare a Gelsomino, nel caso specifico, che le tiratine d’orecchio, metaforicamente parlando, possono essere bene accette se colui che le effettua abbia e goda di autorevole esperienza politica, tale, da essere considerato un luminare. Nella fattispecie non si ritiene di essere affatto in presenza di una tale autorità vista e considerata l’esperienza passata dal medesimo.

Rimane infine auspicabile – concludono – che il sindaco indichi un urgente incontro il cui scopo è quello di delineare e tracciare in maniera inequivocabile la strada da intraprende al fine di dare lustro a questa cittadina che ne ha tanto bisogno”.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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