"Adesso si parla di Ecocentri. E quando lui era in giunta?"
MONREALE, 16 febbraio - «La parole espresse dal consigliere provinciale Toti Zuccaro dimostrano la non conoscenza dell'attuale situazione dei rifiuti a Villaciambra».
Arriva a stretto giro di posta la replica di Giuseppe Mortillaro sulle cui considerazioni in materia di rifiuti si era espresso ieri Zuccaro. «Sia pur rivestendo la carica di assessore nella passata amministrazione guidata dal sindaco Toti Gullo – scrive Mortillaro – Zuccaro non si è mai accorto che a Villaciambra non si parlava né di raccolta porta a porta, né di raccolta differenziata. Ha forse dimenticato il periodo in cui, in prossimità dei cassonetti, vi erano delle vere e proprie discariche a cielo aperto?
Oggi si parla di raccolta differenziata e grazie alla gestione dell'Ato, guidata da Salvino Caputo, si sono inaugurati due “ecocentro”: uno a Monreale e l'altro a Pioppo. Prossimamente se ne aprirà uno a Villaciambra, dove i cittadini potranno conferire i rifiuti differenziati, ottenendo in cambio dei punti per poi ricevere o prodotti tipici, vini, olio o altri generi alimentari.
Di contro la precedente gestione dell'Ato ha prodotto perdite pari a circa 15 milioni di euro come risulta dal consuntivo approvato nell'anno 2009.
Evidentemente il consigliere non ha colto i contenuti della lettera utili ad una amministrazione per potersi interfacciare con i responsabili dell'ATO, con i funzionari dello stesso e per poter porre in essere le opportune e doverose correzioni al già funzionale sistema di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti differenziati e indifferenziati.
Che gli ATO non funzionano non è certo colpa delle amministrazioni locali, costrette conferire i propri rifiuti ancora nelle vecchie ed obsolete discariche per giunta lontane da Monreale (Siculiana, Gela Messina etc).
Il piano regionale di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, varato nel 2002, sicuramente dava un approccio serio e globale al problema della raccolta ed aveva ricevuto l’avallo dell’Unione Europea.
La realtà è che il piano regionale, che avrebbe dovuto rivoluzionare l’intera gestione della spazzatura, è stato bloccato da un governo guidato da Lombardo che ha deciso di rivedere la natura e i compiti degli ambiti territoriali, ma soprattutto che ha eliminato dal piano la costruzione di ben 4 termovalorizzatori».