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Grisì, nuovi criteri per la destinazione dei fondi del terremoto '68

| Enzo Ganci | Politica

Tra le polemiche il Consiglio annulla la vecchia delibera che ne individuava le priorità

MONREALE, 11 giugno – Un nuovo criterio nella destinazione dei fondi relativi alla ricostruzione “post terremoto 1968” che riguardano la frazione di Grisì. Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha revocato la delibera del 13 febbraio 2013 che ne individuava le priorità.

 

La nuova destinazione (passata con 16 voti favorevoli, 2 astenuti  e 2 contrari) individua un nuovo criterio, che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, vuole compendiare l’esigenza di dare seguito alle realizzazioni delle opere pubbliche: loculi cimiteriali e adeguamento del depuratore in primis, con quelle dei privati, che, attendono l’adeguamento dei costi dei progetti di ristrutturazione dei loro immobili, redatti già circa vent’anni fa, che ancora non hanno ottenuto i finanziamenti sperati.

Secondo la nuova destinazione, approvata oggi, la priorità andrà all’edilizia privata (1,3 milioni di euro), alla realizzazione di 70 nuovi loculi nel cimitero locale (151 mila euro) ed il potenziamento del depuratore (200 mila euro). Quello che in questo momento “salta” è la realizzazione della piazzetta ex Baraccopoli, che viene rinviata a “tempi migliori”.

“La necessità di andare in questa direzione – ha detto in aula il sindaco Piero Capizzi – nasce dal fatto che lo Stato ha azzerato un finanziamento da 750 mila euro, non solo per Monreale, ma per tutti i Comuni della valle del Belice. C’erano degli interventi già programmati ed erano stati avallati interventi con somme che non c’erano più. Comprendiamo l’esigenza di intervenire sull’edilizia privata, ma abbiamo deciso di dare priorità ad opere di primaria importanza, mediando le esigenze della collettività e quelle dei singoli privati”.

Polemica l’opposizione, che per bocca del consigliere Giuseppe Guzzo (CambiAmo Monreale), ha parlato di “interesse nel non realizzare il completamento delle case. C’è un tornaconto? - ha detto ancora - I cittadini di Grisì vogliono vedere realmente i soldi spesi ed il depuratore non lo vedranno mai. Il depuratore dovrebbe essere realizzato dall’amministrazione e non con i soldi della tragedia. Siamo contrari al depuratore perché sappiamo che con questa cifra non sarà mai messo in funzione Quest’opera sarà realizzata dai figli dei nostri figli”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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