Mafia, destinati a Monreale 240 ettari di terreno confiscato ai boss

L'immobile si trova in contrada Mirto

MONREALE, 2 settembre - Assegnati al Comune di Monreale duecentoquaranta ettari di terreno confiscati al boss di Borgetto Leonardo D'Arrigo, in contrada Mirto, con annessa cava di calcare. Ben 233 ettari saranno destinati ad attivita' agricole attraverso l'assegnazione al Consorzio Sviluppo e Legalita' con il coinvolgimento delle cooperative sociali che da anni gestiscono e valorizzano i beni confiscati ai boss di Cosa nostra.

Piu' complessa e' la questione relativa alla restante parte del bene che e' utilizzato per la estrazione di cava di calcare affidato alla societa' S.el.m.i. per la gestione delle attivita' di estrazione lavorazione e vendita del calcare, con una concessione amministrativa di 15 anni che scadra' nel 2019. «Valuteremo la natura giuridica dell'autorizzazione - ha detto il vicesindaco di Monreale Salvino Caputo, titolare della delega ai Beni confiscati, che ha presieduto una conferenza di servizi per stabilire i criteri di utilizzo del bene - perche' riteniamo assai singolare che su un bene confiscato e destinato ad essere assegnato al Comune di Monreale possa esistere un vincolo contrattuale di ben 15 anni e che condiziona l'amministrazione comunale nelle strategie di utilizzo del bene».