Botta a risposta tra opposizione e sindaco sulla vicenda del centro ricerca elettronica siciliano
MONREALE, 9 febbraio - «Quarantaquattro posti di lavoro persi con la chiusura del Cres. E solo per il vivere di una politica da sempre superficiale».
«Il Cres è servito solo in campagna elettorale, quando tornavano utili i voti dei lavoratori. Solo annunci e propaganda sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie». È pesante la presa di posizione del Partito Democratico, della Lista Insieme e di Forza del Sud sulla situazione del Centro di Ricerca Elettronica Siciliano, che dal 30 dicembre scorso è in liquidazione.
Le tre forze politiche monrealesi puntano l’indice contro l’amministrazione comunale che, a detta loro, non avrebbe messo in campo le energie necessarie per risolvere una situazione che, nel tempo, andava peggiorando.
Il sindaco, dal canto suo, rispedisce le accuse al mittente, sottolineando la necessità dell’intervento di Palazzo d’Orleans. «Sono convinto che l’unico ente che possa davvero risolvere la situazione sia la Regione – replica il primo cittadino – Ecco perché ho chiesto più volte un incontro col presidente Lombardo, ma finora senza successo. Personalmente non ho mai abbandonato il Cres, partecipando a diversi incontri. Di questo mi hanno dato atto pure i dipendenti. Gli unici a restare tra gli enti di appartenenza sono stati il Comune di Monreale e l’Università. Ribadisco, anzi, che mai abbandonerò i lavoratori del Cres».