Questione Ato: il Consiglio comunale si chiude anzitempo, i problemi rimangono sul tappeto

Di Verde: "Valuterò come far rispondere l'amministrazione comunale ai quesiti posti dai lavoratori Ato"

MONREALE, 18 marzo – Quelle domande sono rimaste senza risposte e la discussione sulle problematiche Ato, che doveva servire per individuare “prospettive e soluzioni”, non ha potuto avere luogo.

Quando gli animi ieri in aula si sono surriscaldati, il presidente del Consiglio, Giuseppe di Verde, sentiti i capigruppo, ha dovuto chiudere la seduta anzitempo. I problemi dell’Ato, quindi, e soprattutto quelli dei lavoratori, da circa due mesi senza lavoro e stipendio, alcuni dei quali occupano la Sala Rossa del Municipio, sono rimasti tutti sul tappeto.

Le proposte, eventualmente, dovranno essere esaminate in altre sedi. Anche se Di Verde cercherà di trovare il modo per consentire all’amministrazione di rispondere ai quesiti che erano stati posti.

Prima che la situazione in aula degenerasse, alcuni dipendenti Ato si erano alternati al microfono per esternare le loro perplessità. Mimmo Triolo aveva chiesto all’amministrazione comunale come riuscirà a pagare i dipendenti per il lavoro svolto nel periodo trascorso tra il 22 dicembre, giorno della dichiarazione del fallimento al 28 gennaio, giorno in cui è stato interrotto il servizio. Salvatore Minasola e Massimiliano Cangemi si erano soffermati sulla necessità di evitare “figli e figliastri” per l’assegnazione dei livelli nella società di scopo che dovrà essere avviata. Cangemi, inoltre, si era chiesto se i risultati raggiunti dai cittadini in tema di raccolta differenziata andranno persi.

Un lungo intervento, poi, lo aveva concluso Alessio Valerio, che ha parlato in rappresentanza dei dipendenti amministrativi. “La nostra dignità è stata calpestata – ha detto – Contro di noi si è registrata una caccia alle streghe e ci è stato detto che saremmo dovuti tornare a raccogliere i rifiuti, tutti al secondo livello. Vorrei ricordare, però, che sarebbe impossibile condurre un’azienda senza gli amministrativi. Sarebbe come guidare una nave con i soli marinai. Fa specie però, che solo alcuni dipendenti abbiano ottenuto il distacco presso la Srr”.

“E’ stata impedita la discussione in aula – è il commento amaro del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Verde – con argomenti che sarebbe stato opportuno affrontare in altra sede e che hanno portato alla chiusura della seduta. Valuterò nei prossimi giorni come far rispondere l’amministrazione sui quesiti posti dai lavoratori Ato”.

Alla calma invita tutti anche il sindaco, Piero Capizzi: “Ritengo che non vadano esasperati gli animi – fa sapere il primo cittadino – in un momento in cui la situazione è drammatica. Noi sindaci ci stiamo impegnando per ottenere il fitto del ramo d’azienda dell’Ato ed accelerare le procedure. Purtroppo un confronto costruttivo per affrontare un problema drammatico si è trasformato in un’aula di tribunale in cui si sono fronteggiate parti contrapposte”.