Corpo di Polizia Municipale, la mobilità orizzontale interna unica soluzione possibile

Marco Intravaia: "Da assessore volevo farlo, ma non ci fu la volontà"

MONREALE, 18 marzo – “Esprimo la mia solidarietà all’agente di Polizia municipale, Giovanni Messina, aggredito mentre svolgeva il proprio lavoro davanti alla scuola Morvillo. Al di là del deprecabile gesto dell’aggressore, tutto il corpo di Polizia municipale è stato abbandonato dall’amministrazione comunale”.

Il capogruppo del gruppo misto Marco Intravaia ha voluto esprimere il suo dispiacere per la situazione in cui si trovano i vigili, spesso esposti alle ire dei cittadini per una situazione viaria ormai insostenibile.

Intravaia ha enumerato le inefficienze ignorate dall’amministrazione: linea telefonica riparata, ma non del tutto funzionante. Assenti fax e collegamento internet; divise d’accomodo; una sola automobile funzionante; struttura inidonea in cui sono ospitati; privi di un assessore di riferimento, poiché la delega è in mano al sindaco che non riesce a prestarvi la dovuta attenzione; insufficienza dell’organico.

“Da ex assessore al ramo – ha detto Intravaia – conosco personalmente tutti gli agenti della Polizia municipale. Nonostante gli sforzi e la buona volontà profusa, non riescono a garantire tutti i servizi. Un numero troppo esiguo cui l’impegno del vicecomandante Mario Cusimano e della dirigente ad interim Curcio, non riescono a sopperire. Invito il sindaco Capizzi a prendere in considerazione il lavoro da me svolto in qualità di assessore al ramo, nella trascorsa amministrazione. La soluzione che avevo individuato, con l’accordo dei sindacati e la collaborazione del dirigente, era una mobilità interna orizzontale forzata. Unica possibilità per incrementare l’organico in questo momento, poiché non è possibile effettuare una mobilità esterna o bandire un concorso, per la situazione disastrata delle casse comunali.

Erano già pronte ad essere trasferite 10 unità, come risulta dagli atti. Sarebbero stati i sindacati e gli uffici ad effettuare i criteri di selezione. Non vi fu poi la volontà politica di portare a compimento l’operazione. Il sindaco Capizzi aveva promesso molto in campagna elettorale, fra cui un comandante esterno. Ma, in questo momento, soltanto un mago con la bacchetta magica potrebbe risolvere i problemi, poiché a nulla serve un comandante di corpo d’armata senza i soldati. Da cittadino, continuo ad aspettare un cambio di logica che non arriva”.