Nel piano Aro maggiorazioni per circa 1,5 milioni di euro, possibile ridurre le tariffe

Costantini (M5S) attacca le cifre rese note dall'amministrazione comunale

MONREALE, 15 marzo - Maggiorazioni per circa 1,5 milioni di euro, erroneamente calcolate, che, unite ai tagli chiesti al personale, potrebbero portare ad un abbassamento della tariffe Tari. È questa, in breve, l'accusa mossa dal Movimento 5 Stelle all'amministrazione comunale.

L'attacco arriva dal consigliere comunale, Fabio Costantini (nella foto), che giovedì scorso in Consiglio comunale aveva sollevato la questione, rivolgendosi all'assessore ai Servizi Ambientali, Pippo Lo Coco ed accusandolo di non sapere dell'approvazione da parte della Regione del piano Aro di Monreale. "Carte alla mano - scrive Costantini - lo abbiamo sbugiardato, presentando i documenti ufficiali dai quali si evince invece come sia avvenuta l’approvazione del Piano d’intervento Aro di Monreale".

Ma, al di là di questo, l'argomento sul quale si sofferma Costantini è quello relativo ai costi del servizio, che secondo l'esponente dei pentastellati a Monreale risulterebbe maggiorato.
"A differenza del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti che non entra nel merito del piano - aggiunge Costantini - ne abbiamo analizzato il contenuto e ci siamo resi conto di alcune “stranezze” che compromettono gravemente i risultati ottenuti. Infatti nel computo del costo del servizio risultano esser stati calcolati due stipendi in più, per un ammontare di 85 mila euro e, cosa ancora più grave, tra i proventi derivanti dalla vendita del materiale differenziato (materie prime post consumo), vi è una differenza nei valori di oltre 930 mila euro.

In sintesi, le risultanze del piano d’intervento risultano maggiorate di oltre un milione di euro. Si aggiunga, infine, come nel computo dei 73 profili operativi (e dei relativi costi) siano stati inclusi soggetti non più in servizio a vario titolo (decessi, pensionamenti, etc.) che si stimano essere intorno alle nove unità, le cui remunerazioni sono state dunque ricomprese tra i costi del servizio.

Vi sono dunque - conclude - circa 1,5 milioni di euro in più che, sommati al sacrificio delle remunerazioni richieste agli operai, derivante dalle riduzioni delle retribuzioni oggetto di concertazione, danno luogo a margini ampissimi per la riduzione delle tariffe e per un forte recupero di efficienza sul servizio".