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Chi ha determinato il fallimento dell'Ato faccia un passo indietro

| Toti Zuccaro * | Politica

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 5 marzo - Chiediamo con forza un passo indietro a tutti i soggetti che hanno portato la situazione dell'Ato “Alto Belice Ambiente” a questo punto, siano essi poltici, amministratori o dirigenti.

Figure che rischiamo di ritrovarci in questi giorni, seduti ai tavoli delle trattative per risolvere la questione, quando invece dovrebbero trovarsi altrove. Allo stesso tempo non è pensabile che la Srr e la nuova società di scopo Belice Impianti Srl siano gestite, guidate o amministrate, da chi ha portato o contribuito al fallimento dell'Ato.
Circa un mese fa l'assessore regionale ai rifiuti Vania Contraffatto, intervenendo sulla vicenda che riguarda il fallimento dell'Ato aveva dichiarato di voler procedere da un lato all'accertamento di tutte le responsabilità che hanno portato alla situazione attuale e quindi al fallimento, e dall'altro aveva chiesto un passo indietro dei soggetti che hanno provocato l'emergenza.

Forse l'appello dell'assessore, che sta seguendo da vicino l'intera vicenda, per qualcuno è caduto nel dimenticatoio, e molti hanno fatto finta di non capire.
Noi aspettiamo che la magistratura faccia chiarezza ed accerti tutte le eventuali responsabilità sulla scellerata gestione e dall'altra ribadiamo che non si può costruire nulla di nuovo affidando la gestione agli stessi attori.
Il sindaco Capizzi nel suo intervento in consiglio comunale del 3 febbraio scorso era stato chiaro nel prendere le distanze dalle passate gestioni, concetto che oggi ribadiamo, trovandoci in perfetta sintonia con lui.

A noi tutti sta a cuore la problematica di tutti i lavoratori, la salvaguardia dei posti di lavoro, la situazione della raccolta dei rifiuti, il tenere pulita la nostra città e il nostro territorio. Tutto senza dovere affrontare emergenze sanitarie. Vogliamo partire con una seria raccolata differenziata, senza dovere assolutamente chiedere altri sacrifici economici ai nostri cittadini, ma nell'affrontare e risolvere questi seri problemi, prioritari per la nostra città e il nostro territorio, non possiamo permettere che l'accertamento delle eventuali responsabilità cada nel dimenticatoio.

L'assessore Contraffatto era stata molto chiara quando dichiarava di attendere segnali di cambiamento concreti: il primo atto è prendere le distanze da tutti coloro che ricoprendo ruoli chiave, hanno determinato il fallimento.
Da lì si riaperte, avendo a cuore la situazione dei lavoratori, delle loro famiglie, della nostra città senza che nessuno - e dico nessuno - provi a strumentalizzare o pensare di avere vantaggi politici da questa vicenda.

* segretario circolo PD Monreale e componente della direzione regionale 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

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