"I dipendenti Ato vivono una situazione drammatica, intervenga Crocetta"

Il sindaco Piero Capizzi lancia un appello al presidente della Regione

MONREALE, 1 marzo – “Il presidente della Regione, Rosario Crocetta intervenga in maniera concreta per venire incontro alle enormi difficoltà di 276 lavoratori che dal 22 dicembre sono sospesi dal servizio e che, al momento attale, non godono di nessun ammortizzatore sociale”.

Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi lancia un appello accorato al governatore della Sicilia, alla luce di una situazione, quella del fallimento dell’Ato Palermo 2, che ha gettato nella disperazione i lavoratori, ad oggi senza una certezza sul loro futuro ed allo stresso tempo, senza alcun introito per garantire una esistenza dignitosa alle loro famiglie.

Situazione, questa, che ha portato, tra l’altro, all’occupazione di alcuni di loro della Sala Rossa del Municipio, ormai da una decina di giorni.
“Al di là dell’apprezzabile lavoro svolto in questo periodo dall’assessore all’Energia, Vania Contrafatto – afferma Capizzi – è necessario un intervento di maggiore impatto da parte del presidente della Regione per garantire ai 276 lavoratori dell’Ato la certezza di poter godere di ammortizzatori sociali, anche in deroga alla normativa vigente, così come avvenuto a volte in passato. È impensabile ed ingiusto che per responsabilità pregresse, che è giusto accertare, a pagare siano solo i dipendenti che oggi sono allo stremo ed a catena i cittadini.

Ad oggi in 17 Comuni della provincia di Palermo la situazione è drammatica. Noi sindaci abbiamo fatto tutto quello che potevamo e siamo stati costretti, anche su indicazione del Prefetto, a compiere un atto dovuto, facendo ricorso all’ordinanza “191”, per garantire il servizio, ma questo provvedimento non garantisce affatto i dipendenti. E’ chiaro che questo stato di fatto non potrà durare in eterno, ed è giusto che la Regione prenda in mano la situazione con decisione, perché il quadro attuale è ormai insostenibile e drammatico.

I passi per tornare alla gestione del servizio, si stanno compiendo, ma certamente i tempi non sono immediati e per i lavoratori la situazione si fa sempre più difficile, per non dire drammatica. Ecco perché è necessario l’intervento autorevole del presidente della Regione, in grado di fornire un supporto concreto ai dipendenti che sono senza stipendio e che versano in condizione di enorme difficoltà. Il campanello d’allarme è già suonato da un pezzo e 276 padri di famiglia non possono più aspettare”.