"L'Unesco? Non solo soldi, ma soprattutto tante limitazioni per residenti e commercianti"

Caputo: "L'amministrazione Capizzi informi correttamente la città"

MONREALE, 23 febbraio – Chi l’ha detto che il riconoscimento dell’Unesco dei monumenti normanni monrealesi porterà solo soldi e vantaggi? Arriveranno pure notevoli limiti di natura paesaggistica e commerciale, sui quali l’amministrazione comunale finora tace.

L’allarme arriva da Salvino Caputo, ex sindaco della città e adesso responsabile del Dipartimento regionale per le Attivita’ produttive di Forza Italia, secondo il quale le ricadute in termini di vincoli paesaggistici, ambientali, edilizi ed altro incideranno notevolmente su facolta’ e diritti di commercianti e residenti.

“Basta collegarsi sui siti dei Comuni i cui monumenti sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanita’ – afferma Caputo – per rendersi conto delle proteste e dei disagi. Bisogna infatti, per corretta informazione evidenziare che il riconoscimento Unesco non si traduce automaticamente in turisti e affari, ma viene preceduto da regolamenti, di competenza del Consiglio comunale che determineranno anche una pesante ricaduta in termini di vincoli paesaggistici, ambientali, edilizi ed altro, che incideranno notevolmente su facolta’ e diritti di commercianti e residenti.

La Giunta Capizzi – prosegue l’esponente di Forza Italia – sta sbandierando il futuro riconoscimento come un risultato che determinerà turisti, visitatori e affari per commercianti. Oltre a non avere ancora predisposto come atto di giunta il regolamento previsto per legge che deve determinare la perimetrazione delle aree da inserire nel Piano urbanistico comunale determinando le conseguenti limitazioni. Basta dare una lettura – ha continuato Caputo – alla delibera del Comune di Palermo n. 23 del 17 febbraio 2015 ( Atto di indirizzo per il Consiglio Comunale per i siti Unesco ) per rendersi conto di quante aree cittadine saranno sottoposti a vincoli decisamente rigorosi e limitativi. Obbligo di pedonalizzazione e divieto assoluto di circolazione e sosta. Limitazioni per la trasformazione o modifica degli edifici e dei siti commerciali delle aree interessate. Obbligo di demolizione di tutto quanto ritenuto non in sintonia con i siti Unesco.

Ogni trasformazione edilizia, anche la piu’ banale dovra’ essere sottoposta al Parere della Sovrintendenza , Forestale, ( Zone denominate Buffer 1 e Buffer 2)” Sino ad ora – ha aggiunto Salvino Caputo – non soltanto il Comune di Monreale non ha predisposto il regolamento da sottoporre ai commercianti e ai residenti, ma sta operando in maniera distorta utilizzando la propaganda Unesco a fini politici, omettendo di informare la città sui limiti e sugli obblighi che ricadranno su incolpevoli e disinformati cittadini fortemente condizionati nel loro diritto di proprietà. Credo che il Consiglio comunale sul quale ricadrà l’onere di dare il via libera deve sentire il dovere di chiedere al sindaco una preventiva informativa al Consiglio Comunale. Tutti sono convinti che arriveranno soldi e turisti ma non sanno nulla sui risvolti negativi. Sono certamente a favore del riconoscimento Unesco conclude Caputo - ma sono anche per condividere la giusta informazione”.