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"Vi garantiremo tutti, a nessuno diremo vattene a casa"

| Enzo Ganci | Politica

Oggi partecipata seduta del Consiglio comunale sul tema Ato rifiuti

MONREALE, 3 febbraio – I sindaci impegneranno tutte le loro energie per garantire i posti di lavoro di tutti e 276 i dipendenti della fallita Alto Belice Ambiente. Dovranno farlo, però, senza innalzare l’imposizione della Tari. Necessario, quindi, contenere i costi del servizio.

La strada tracciata per trovare una soluzione al problema della gestione dei rifiuti nei Comuni dell’Ato Palermo 2 è questa. I prossimi giorni serviranno a formalizzare il passaggio della società di scopo “Belice Impianti srl” creata all’interno della Srr. Un passaggio che durerà fino al 30 giugno, in attesa che vengano avviati i vari Aro.

La problematica, per la verità ancora abbastanza ingarbugliata e non ancora vicina alla conclusione, è stata ampiamente dibattuta nel corso della seduta consiliare, richiesta da nove consiglieri dell’opposizione, per trattare il problema Ato. Una seduta accesa, alla quale hanno preso parte pure i dipendenti dell’Ato, oggi presenti in maniera massiccia nell’aula Biagio Giordano.

I problemi, sottolineati dai consiglieri Romanotto, Costantini, Vittorino e Giuliano, sono quelli ormai tristemente famosi: l’Alto Belice Ambiente è fallita ed i lavoratori sono attualmente sospesi, per volere del curatore fallimentare, Cristina Bonomonte.
La questione, peraltro, già da diversi giorni è sul tavolo dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, che ha istituito un tavolo tecnico, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla vicenda.

“Vi garantirò tutti – ha assicurato Capizzi, nella sua lunghissima esposizione – non ci sono dipendenti di serie A e di serie B e non possiamo dire a nessuno “Vattene a casa”. E’ chiaro, però, che noi sindaci non possiamo nemmeno andare dai cittadini e dire loro che la Tari va aumentata. Ecco perché non possiamo far crescere i costi di gestione. Per questo occorre rivedere anche quelli del personale”.

Palla, quindi, alla Srr, che giovedì pomeriggio e non come stabilito in un primo momento venerdì mattina, incontrerà i sindaci del territorio per ricevere le garanzie necessarie per incamerare il personale che dovrebbe passare alla società di scopo.
Il vertice sarà presieduto da Filippo Di Matteo, presidente della società che ha fatto il suo intervento nel corso della seduta odierna. “Ci siamo tutti battuti per risolvere il problema – ha detto l’ex sindaco, che ha rivelato di essere stato interrogato dalla Procura che indaga proprio sulla vicenda Ato – ma nessuno pensi di scaricare tutto sulla Srr.

E’ necessario che ogni Comune presenti il proprio piano economico finanziario e soprattutto che paghi e che paghi anticipatamente, così come ha sottolineato il commissario Giuseppe Taverna. L’assemblea di giovedì autorizzerà il passaggio, ma senza piano economico non ci potrà essere alcun passaggio. Il servizio verrà garantito solo a che paga, in caso contrario verrà interrotto. Quel che è certo è che se passeranno, passeranno tutti i dipendenti”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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