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Mattarella giura alla Camera: "Sarò arbitro imparziale"

| Enzo Ganci | Politica

Il discorso d'insediamento più volte interrotto dagli applausi

ROMA, 3 febbraio - "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione". Queste le parole con cui Sergio Mattarella, ai sensi dell'articolo 91 della Costituzione, ha giurato stamattina da presidente della Repubblica nell'Aula della Camera, davanti al Parlamento riunito in seduta comune.

"Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato.I miei predecessori hanno svolto la loro funzione con impegno, a loro va l'affettuosa riconoscenza degli italiani", ha detto poi il capo dello Stato nel suo discorso di insediamento. Mattarella ha citato in particolare Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, quest'ultimo presente in Aula.

"La lunga crisi ha inferto ferite al tessuto sociale del paese, ha aumentato le ingiustizie, ha prodotto emarginazione e solitudine", ha sottolineato il presidente, che sul suo ruolo ha messo le cose in chiaro: "Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di arbitro, di garante della Costituzione. E' una immagine efficace. All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere, e sarà imparziale.

I giocatori lo aiutino con la loro correttezza. Il presidente della Repubblica della Costituzione - ha proseguito -. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione, nel viverla giorno per giorno". (ITALPRESS).

· Enzo Ganci · Editoriali

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