"C'era già chi chiedeva della mia interrogazione prima che la presentassi: un fatto inquietante"

MONREALE, 25 gennaio - Non ci sta a passare per quello che lancia messaggi generalizzati e senza un destinatario preciso, sottolineando come, quando è stato il caso, alle Forze dell'ordine si è rivolto, mettendo sotto i riflettori situazioni delicate e ben precise.

Toti Gullo, capogruppo di Alternativa Civica, non ha fatto passare molto tempo per replicare alle dichiarazioni rilasciate oggi dal consigliere Marco Intravaia, capogruppo del Gruppo Misto, che facendo riferimento a quello che Gullo aveva dichiarato in Consiglio comunale giovedì scorso, aveva "bacchettato" l'ex sindaco, invitandolo a non lanciare appunto accuse generalizzate.

"Il mio è stato solo un interrogativo - afferma Gullo a Monreale News - che voleva soltanto far emergere una problematica e cioè se sia normale che la politica non debba interessarsi di un suolo pubblico negato alla cittadinanza per quattro anni e non debba dire niente in proposito. Casualmente poi è venuto fuori che chi occupava quello spazio non aveva pagato quello che avrebbe dovuto, ma questo è un fatto che è stato appurato successivamente.

Avvertire le Forze dell'Ordine? Le ho sempre puntualmente avvertite, così come dimostra la mia storia. Anzi, qualora il consigliere Intravaia non lo sapesse, dico di trovare molto inquietante il fatto che lo stesso giorno in cui ho subito l'attentato, proprio mentre mi trovavo dai carabinieri per parlare di quello che mi era accaduto, c'era già chi si informava dell'interrogazione che non avevo ancora presentato e che pertanto non era ancora ufficiale e che riguardava proprio questa vicenda dell'occupazione del suolo pubblico. Credo che saranno proprio le Forze dell'ordine a dire se siamo in presenza di un cancro così come io mi sono chiesto".