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È vero... non ci sono soldi, ma bisogna uscire da questa pigrizia mentale

| Salvino Caputo * | Politica

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 16 dicembre – Gentile direttore, ho letto l'intenso ed interessante dibattito che si è acceso intorno all'arredo urbano cittadino , peraltro limitato alle aiuole di piazza Vittorio Emanuele.

E in particolare sull'albero collocato dall'amministrazione comunale, con grande enfasi , attorno al quale l'opinione pubblica si e' divisa se era meglio il vecchio arredo fatto di piante che poi appassivano o delle meravigliose luci a cascata... E della ricaduta positiva che questo arredo urbano unitamente al nutrito ed austero programma culturale natalizio avrebbe determinato in favore dei commercianti locali. Mi permetta di pensare che forse qualcosa in questa nostra Monreale non quadra.

E che la mancanza di risorse economiche per i nostri amministratori stia diventando un alibi e che li sta impigrendo mentalmente.
Non che io non riconosca l'esistenza della drammatica crisi economica che ha coinvolto il nostro Comune sull'orlo del dissesto finanziario.
Anche se non possiamo certamente considerare la nostra, un'amministrazione veloce e dinamica visto che il piano di riequilibrio e' stato inviato al Ministero soltanto 10 giorni fa e che a pochi giorni dal 31 dicembre e nonostante ben due commissariamenti, non vi e' traccia del bilancio 2014 .
Ma ritengo velleitario e miope chi continua ad affermare che bastino un albero e uno striminzito programma a determinare un clima favorevole per il commercio e l'artigianato locale.

Non e' vero che senza soldi non si possono realizzare iniziative. Gli anni non recenti testimoniano che la Rassegna internazionale di Musica sacra e i grandi concerti natalizi e di fine anno al Duomo non sono costati nulla alle casse comunali. E che hanno indubbiamente determinato l'attenzione di turisti e appassionati e un ritorno economico per il commercio locale. E' bastato per realizzarli una sinergia con la Regione, i teatri di Palermo e l'Orchestra Sinfonica Siciliana.

E qualche sponsorizzazione da parte di Ministeri e del Senato della Repubblica o l'intervento spontaneo di banche e imprenditori.
Ma si sa, per fare questo occorre necessariamente un patrimonio di conoscenze istituzionali e un'autorevolezza, anche personale di chi amministrata una citta' straordinariamente bella come Monreale. Per non tacere sui finanziamenti che l'Unione dei Comuni o il Patto territoriale destinava pro quota a Monreale.
Parlare di albero di luci o di piante, rappresenta soltanto la negazione di quanto sta avvenendo a Monreale.

Non ci si rende conto, o forse e' piu' comodo far finta di non vedere, che il tessuto commerciale storico di Monreale e' finito. Seppellito da "vendesi" o "locasi".
I negozi piu' antichi e prestigiosi sono chiusi per la crisi. E ogni chiusura, oltre a determinare un depauperamento del tessuto sociale ed estetico, determina crisi e licenziamenti.
Che senso ha, mi chiedo, parlare di programmi e arredi urbani quando sta scomparendo uno dei settori piu' produttivi di Monreale?
La cosa strana e preoccupante e' che ne' l'amministrazione comunale ne' il Consiglio cittadino si sono fermati un attimo per capire cosa bisogna fare per fermare questa crisi irreversibile.

I cantieri sociali tanto pubblicizzati ancora a Monreale non partono, nonostante pubblici annunci. A differenza di molti Comuni dove da settimane soggetti indigenti sono stati avviati al lavoro.
Il bilancio e' inesistente e il Comune e' senza programmazione economica. Gli uffici comunali allo sbando senza direttive su interventi strategici.
Siamo l'unico Comune in Italia dove i Vigili Urbani sono da mesi senza telefono, fax e mail e senza macchine , costretti a spostarsi a piedi. Con l'aggravante che il loro assessore e' il sindaco.

La citta' e' invasa dall'abusivismo e dalle auto. In barba al piano traffico la sera le auto entrano quasi all'interno del Duomo (prossimo sito Unesco ) Dopo le 21 Monreale sembra una citta' fantasma. Luci spente e desolata. Sono tornati episodi di violenza e reati contro il patrimonio che da anni sembravano sopiti.
Signor direttore, la mia non vuole rappresentare ne' un sentimento di disfattismo ne' una ingenerosa critica verso che ci amministra.

Ma ritengo doveroso, da semplice cittadino rappresentare a chi come Ella fa una qualificata informazione pubblica , e a chi ci amministra che serve un colpo di reni.
Dire che non ci sono soldi, e' vero, . Ma soltanto nelle condizioni difficili si vede il prestigio e la autorevolezza di un Amministratore e la capacita' di fuggire dalla rassegnazione e dalla pigrizia mentale.

* Ex sindaco di Monreale

 
· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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