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L'opposizione contro Zabbia: "Quella discarica non s'ha da fare"

| Enzo Ganci | Politica

Antonella Giuliano e Francesco Troia sul piede di guerra contro la riapertura del sito

MONREALE, 4 dicembre – L'opposizione non vede di buon occhio un'eventuale ricorso alla discarica di Zabbia. Anzi, per dirla tutta, lo osteggerà in tutti i modi. Parola di Antonella Giuliano, consigliere comunale di CambiAmo Monreale e Francesco Troia, portavoce del Pdr.

Ieri mattina, nel corso della seduta consiliare dedicata al tema dei rifiuti, il sindaco Piero Capizzi aveva annunciato che quella della discarica di Zabbia potrebbe essere una delle strade da percorrere per risolvere il problema dei conferimenti. Affermazione che ha scatenato un vespaio di polemiche, che non sembrano destinate a placarsi in breve tempo.

"Invece di proiettarsi verso il futuro, di protendere verso il modello nord europeo, incline a ridurre al minimo il conferimento dei rifiuti in discarica – dice la Giuliano – l'amministrazione comunale ha pensato bene di risolvere il problema rifiuti annunciando l'apertura di una discarica in località Zabbia. Ciò, oltre che connotare l'incompetenza e l'impreparazione dell'amministrazione Capizzi in merito al delicato tema dei rifiuti, rappresenta, nella sostanza, una sconfitta non solo di questa maggioranza di governo ma dell'intera comunità.

Tante le propagande, i convegni organizzati, i comunicati a mezzo stampa in favore della differenziata ma, a quanto pare dimostrato, si trattava solo di tante belle parole e assai pochi fatti .
Infine mi preme evidenziare che se questa amministrazione fosse stata più solerte nello studio della normativa comunitaria vigente in materia, saprebbe, infatti, che il prospettare l'apertura di una discarica senza le opportune cautele e autorizzazioni da parte degli enti gerarchicamente sovraordinati, costituirebbe -oltre che mera utopia- illecito perseguibile anche penalmente.

Pertanto, in qualità di consigliere comunale, mi preme l'obbligo di ricordare al sindaco Capizzi che, qualora dovesse rientrare nei suoi propositi l'apertura della discarica di Zabbia in forza di un provvedimento motivato dall'urgenza o dallo stato di necessità, il gruppo Cambiamo Monreale non esiterà nell'esperire un'azione serrata - se del caso anche legale- al fine di scongiurare l'attuazione di qualsiasi attività che possa, anche potenzialmente, ledere il territorio e la salute dei cittadini. Stiamo facendo un passo avanti e tre indietro".

In mattinata sull'argomento era intervenuto, come detto, Francesco Troia, portavoce del Pdr: "Già durante la campagna elettorale – scrive Troia – il sindaco si era pronunciato, durante un dibattito elettorale con gli altri candidati, circa la volontà, in caso di vittoria, di realizzare una discarica in cui far conferire i rifiuti del Comune di Monreale e dei paesi limitrofi, salvo poi far marcia indietro a seguito della dura presa di posizione di buona parte dell'opinione pubblica.

"Non ho parlato di discarica ma di centro di compostaggio" si era giustificato il primo cittadino, minacciando addirittura querele per diffamazione nei i confronti di chi avesse continuato a mettere in giro voci a suo dire infondate.

Ma la realizzazione di una discarica - aggiunge - sembra essere, invece, proprio il chiodo fisso del sindaco Capizzi, che giustifica tale scelta come scelta unica ed obbligata per arginare l'emergenza rifiuti. E questo "cambio di logica" proprio quando la Comunità Europea condanna l'Italia al pagamento di esorbitanti somme di danaro proprio per l'elevato numero di discariche considerate abusive nel nostro territorio.

Chiedo al sindaco Capizzi – con conclude Troia - di riferire circa i proclami da lui fatti sull'avvio della raccolta differenziata e circa i risultati ottenuti con la formazione del famigerato tavolo tecnico composto da presunti "esperti" e posto come soluzione definitiva al problema rifiuti".

· Enzo Ganci · Editoriali

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