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Transazione Amia, Capizzi potrebbe coinvolgere il Consiglio comunale

| Enzo Ganci | Politica

Dopo averlo fatto su Monreale News, il sindaco ha ribadito l'opportunità della proposta

MONREALE, 4 dicembre – La transazione con l'Amia, che l'amministrazione Capizzi ha lanciato nelle settimane scorse e che, nelle intenzioni della giunta servirà a ridurre i numeri del piano di riequilibrio pluriennale, con ogni probabilità passerà dal Consiglio comunale.

Lo ha lasciato intendere ieri il sindaco nel corso della seduta consiliare, durante la quale il punto è stato ampiamente trattato.
Capizzi, in pratica, se l'Amia dovesse dire sì alla proposta transattiva del Comune, metterà il Consiglio davanti le proprie responsabilità, mettendogli sul tavolo la delibera che potrebbe chiudere la questione legata al pagamento del conferimento dei rifiuti dal '98 al 2005. Una proposta che vedrebbe il Comune dovere scucire tre milioni di euro.

Ieri lo stesso Capizzi, come peraltro aveva anticipato a Monreale News lunedì mattina, ha spiegato all'assemblea i motivi e quella che lui stesso ritiene l'opportunità di chiudere con l'Amia, per non incorrere in una condanna che potrebbe arrivare, nonostante finora il Comune sia risultato vincitore in giudizio.

Sulla questione era intervenuto il consigliere comunale, Giuseppe Romanotto che ha depositato una memoria con la quale critica la scelta della giuinta di cercare l'accordo transattivo. "Mi stupisce come l'amministrazione – scrive Romanotto – pur riconoscendo la propria posizione dominante nei confronti dell'AMIA (soccombente in tutti i giudizi promossi), proponga la chiusura dei contenziosi con un'offerta di tre milioni di euro.

Nell'istanza di transazione emerge chiaramente – aggiunge Romanotto – che l'interesse dell'amministrazione non è soltanto quello di chiedere all'Amia di rinunciare, con il pagamento della somma di tre milioni di euro, a fare valere la pretesa nei confronti dell'Ente, ma chiede anche di rinunciare a fare valere la pretesa nei confronti di altri soggetti (ex amministratori e/o dipendenti)".

Discorso diverso per la transazione nei confronti dell'Ato. La situazione pre fallimentare dell'Alto Belice Ambiente, con il tribunale che monitora la situazione, rende la strada piena di ostacoli. A favore del Comune, però, giocherebbero i pronunciamenti giurisprudenziali, che affermano che non possono essere addossati ai Comuni le perdite d'esercizio e poi una "riconciliazione" dei dati contabili che hanno fatto scendere il debito intorno ai sei milioni di euro.
Numeri che potrebbero pesare positivamente sul piano di riequilibrio dalla cui approvazione dipende il futuro economico della città.

· Enzo Ganci · Editoriali

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