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"La transazione Amia è necessaria, Troia non conosce il carteggio"

| Enzo Ganci | Politica

"Il rischio di dover pagare per intero è elevatissimo"

MONREALE, 1 dicembre – “La transazione con l’Amia è quanto mai opportuna, perché il rischio di venire condannati è altissimo”. Con un intervento articolato e non senza polemiche il sindaco, Piero Capizzi replica alle dichiarazioni del portavoce del Pdr, Francesco Troia.

Queste, come un intervento in tackle, erano arrivate ieri mattina, squarciando la quiete domenicale cittadina e si fondavano essenzialmente su una considerazione: perché proporre una transazione da tre milioni di euro con l’Amia, visto che il Comune è risultato finora vincitore nei giudizi e gode di una posizione dominante?

La replica del primo cittadino non si è fatta attendere, ed ha affrontato la questione nella sua interezza.

“Mi stupisce come mai l’avvocato Troia, avvezzo alla lettura degli atti – ha affermato Capizzi – possa avere rilasciato queste dichiarazioni, che invece dimostrano come quegli atti non abbia letto affatto. Lo invito, pertanto, a prendere visione del carteggio che dice che dal 98 al 2005 il Comune ha conferito i propri rifiuti nella discarica di Bellolampo, gestita dall’Amia, senza per questo tirare fuori un centesimo. L’Amia, proprio per questa ragione, ha intentato azioni su più fronti. Con la prima non potrebbe pretendere nulla, poiché il rapporto è avvenuto in assenza di contratto ed infatti il Comune ha avuto ragione. Ma ha intentato un’altra causa per indebito arricchimento, perché comunque il servizio è stato prestato, tant’è che - il portavoce del Pdr se ne sarà accorto - in quegli anni non c’era spazzatura per strada, perché c’era una discarica che la riceveva.

Orbene, in questa causa – aggiunge Capizzi – non più tardi di qualche settimana fa, i giudici di appello hanno nominato un perito per quantificare il costo del servizio. Contestualmente, con un atto stragiudiziale, l’Amia ha diffidato il dirigente del settore, nonché gli amministratori dell’epoca che opportunamente autorizzavano il servizio, altrimenti i rifiuti avremmo potuto mangiarceli.

Devo fare presente, inoltre, che l’ipotesi transattiva è stata attentamente valutata e supportata da un articolato parere rilasciato dall’avvocato Rizzuto, che l’ha ritenuta assolutamente opportuna a queste condizioni, sul presupposto che il rischio che il debito ricadrebbe sul Comune di Monreale è elevatissimo. Sarebbe solo questione di tempo.

Vorrei ricordare l’ormai famosa vicenda del Prusst - prosegue il sindaco - nella quale professionisti incaricati di redigere un progetto senza copertura finanziaria fecero causa al dirigente ed agli amministratori del tempo per ottenere i compensi. Lo stesso dirigente fu condannato, salvo poi esperire un’azione contro il Comune, che ha dovuto rifondere le somme.

Troia, rappresentante di un gruppo politico, la cui azione, peraltro, mi pare parecchio confusionaria, dovrà chiedersi come mai, nonostante il verdetto sia stato favorevole, l’amministrazione comunale precedente aveva deciso di inserire le somme per gli eventuali pagamenti Amia nel piano di riequilibrio. Lo fece prudenzialmente e correttamente, perché l’assessore La Fiora, da professionista serio, aveva valutato l’ipotesi che il costo potesse ricadere sul Comune.

Concludo dicendo che la transazione consentirebbe di rimodulare il piano di riequilibrio in maniera significativa, assieme a quella con l’Ato che, a causa della situazione di quest’ultimo, ha subìto un rallentamento”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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