"Una maggioranza prepotente e arrogante sminuisce il ruolo dell'opposizione"

Duro attacco di Giuseppe Guzzo, dopo la seduta consiliare di ieri

MONREALE, 28 novembre – Non si placano le polemiche successive alla nomina della commissione "ex articolo 5", che gestirà i fondi relativi alla ricostruzione post terremoto del '68 e che a Monreale riguardano essenzialmente la frazione di Grisì.

Stavolta ad esternare la sua protesta è il capogruppo di "CambiAmo Monreale", Giuseppe Guzzo che se la prende con i gruppi consiliari della maggioranza "rei" a suo dire" di aver influito pesantemente anche nella composizione della commissione anche per la scelta dei rappresentati di opposizione.

"Un modus operandi di questa amministrazione - scrive in una nota - che tanto parla di legalità e trasparenza ma che ad oggi opera con prepotenza e arroganza, sminuendo, nei fatti, il ruolo e le prerogative proprie di chi, seppur tra le fila dell'opposizione, rappresenta comunque i cittadini .In questi due giorni sono accaduti fatti assai incresciosi, nello specifico , nella seduta di ieri, nella quale abbiamo evidenziato più volte un vizio del procedimento inerente le modalità di voto dei componenti della commissione ex art.5 .

Questa maggioranza - aggiunge Guzzo - ha operato con l'intento, tra l'altro non celato, di determinare la composizione di suddetta commissione a suo piacimento, veicolando ben 14 voti e così incidendo di fatto sulle intenzioni dell' opposizione. Il tutto con la complicità del presidente del consiglio, che ha eclissato le copiose richieste di rinvio . Ulteriore dimostrazione di questo cattivo funzionamento dei lavori consiliari - scrive ancora il capogruppo di CambiAmo Monreale - è dato dalla continua mancanza in aula degli assessori al ramo, ma soprattutto del sindaco , che è stato all'uopo chiamato in causa per delle spiegazioni in merito alla transazione Ato-Amia. Con questo continuo atteggiamento teso a prendere tempo nel dare prontamente risposte al Consiglio comunale.

In tutto questo – conclude Guzzo - lasciano intendere la loro carenza di ragionamento a supporto delle proprie scelte ma anche e sopratutto rischiano di far divenire anacronistiche problematiche assai delicate e importanti che rappresentano il bene collettivo".