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Piano di riequilibrio, situazione interlocutoria tra preoccupazione ed ottimismo

| Enzo Ganci | Politica

Anche oggi incontri importanti sul tema e su quello dei rifiuti

MONREALE, 7 novembre – La situazione è ancora in continua evoluzione ed ogni previsione, al momento, sarebbe prematura. Il clima che si respira, però, a proposito del piano di riequilibrio pluriennale, è quello di grande attenzione, unita ad un velato ottimismo.

Quel che l'amministratore comunale reputa certo è che l'incontro di mercoledì scorso, avuto a Roma al Ministero dell'Economia, è stato un passo importante verso quello che tutti si augurano: cioè l'approvazione del piano. Un passaggio obbligato per consentire, al di là di evitare la mannaia del dissesto finanziario, la conferma e soprattutto la stabilizzazione dei 94 precari in forza al Comune di Monreale.

Perché, parliamoci chiaro, una malaugurata bocciatura, con ogni probabilità, significherebbe il conseguenziale licenziamento di gente che da oltre vent'anni presta la sua opera negli uffici comunali.
Una vera e propria iattura alla quale l'amministrazione comunale, e soprattutto i diretti interessati, non vogliono nemmeno pensare.
A Roma Capizzi è volato assieme all'assessore al Bilancio, Sandro Russo, al segretario comunale, Domenica Ficano ed al dirigente Maria Rita Curcio e per la prima volta il Comune ha potuto presentare il proprio piano "in regime di contraddittorio".

Perché il piano di riequilibrio passi le "Forche Caudine" ministeriali, però, è necessario che il Comune faccia estrema chiarezza sulla rimodulazione del documento, alla luce delle transazioni in itinere con Amia e Ato e sulla modifica della dotazione organica del personale.
Queste le due "condicio sine qua non" imposte dal ministero, per le quali si lavora alacremente.

Stamattina, dopo una giornata pesante come quella di ieri, caratterizzata da un lungo incontro con le organizzazioni sindacali, è in previsione l'aggiornamento dei lavori del Collegio dei revisori dei conti.
Frattanto Capizzi lavora sodo per arrivare ad una transazione con l'Ato per ridurre il "volume" del piano di riequilibrio, che era stato presentato per sanare un buco da 32 milioni di euro.
L'ostacolo più grosso è costituito dal fatto che l'Ato sta seguendo il suo iter fallimentare (è già avvenuta la dichiarazione di insolvenza) e pertanto tutto si complica. Capizzi chiederà ufficialmente al commissario liquidatore, Roberto Terzo di inoltrare l'istanza di transazione al commissario giudiziale, Giovanni Liguori.

Arrivare ad un risultato in questo difficile percorso, così come ha paventato ieri l'ex sindaco, Salvino Caputo, non sarà certo una passeggiata, ma sbilanciarsi adesso, come detto, è prematuro.
Frattanto, con una situazione rifiuti che sta tornando a superare il livello di guardia, l'amministrazione sarà costretta a ricorrere al nolo ed ha già allertato l'Asp di Palermo, per il pericolo di un'eventuale emergenza igienico-sanitaria.
Stamattina, infine, Capizzi incontrerà gli operatori Ato, che dal canto loro, vivono una situazione di enorme difficoltà.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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