Rifiuti, il Piano di intervento dell'Aro presentato ai consiglieri comunali

Adesso occorrerà un passaggio in Consoglio comunale, poi andrà alla Regione

MONREALE, 4 novembre – E' stato presentato ai consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione il Piano di Intervento dell'Aro di Monreale "Un nuovo modo di gestire il servizio, improntato sulla sostenibilità".

L'incontro è avvenuto in sala Rossa, dove ai componenti dell'assise comunale è stato illustrato il documento che adesso necessiterà di un passaggio in Consiglio comunale, prima di essere inoltratro al Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti, verosimilmente il prossimo 13 novembre.
Il gruppo di lavoro nominato dal sindaco Capizzi é composto da Fabio Campisi, Stefano, Lo Coco, l'architetto Rosario Favitta e da Sergio Calderaro tutti di nomina comunale. Per l'Alto Belice Ambiente sono stati delegati; Massimo Pizzitola, Giuseppe Ceravolo, Serafina Riela, Donatella Taormina, Alessio Valerio, Antonino Lunardo e Antonio Rizzo.
Frattabto l'assessore comunale aui Servizi Ambientali, Pippo Lo Coco interviene sulla questione delle protesta dei dipendenti Ato, che stamattina hanno manifestato lungo le strade cittadine.

"Ritengo che sia indiscutibile che tutti quanti debbano transitare alla nuova società – ha affermato Lo Coco - Da ex dirigente sindacale so che non possono esistere lavoratori di seria A e lavoratori di serie B. Purtroppo oggi all' Alto Belice Ambiente per i lavoratori non c'è questa garanzia, se si considera che dalla vecchia società sono stati distaccati alla SRR pochi dipendenti in una maniera che non è dato sapere neanche ad un comune socio. Chiedo ancora una volta pertanto spiegazioni al presidente della SRR e lo invito ad uscire dal silenzio che caratterizza la sua presidenza.

Voglio - aggiunge - che i lavoratori sappiano che l'amministrazione di Monreale farà la sua parte perché vengano garantiti gli stipendi cosi per come abbiamo fatto sino ad oggi e rispettati gli accordi sindacali. Non consentiremo che lavoratori e padri di famiglia si sveglino una mattina apprendendo di aver lavorato gratis e di essere stati beffati da chi era profumatamente pagato per far funzionare la società.