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Cogliamo le opportunità che ci offre il decreto legge sulla "morosità incolpevole"

| Enzo Ganci | Politica

 Romanotto: "L'assessore al Servizi Sociali si attivi in tal senso"

MONREALE, 3 ottobre - "L'assessore ai Servizi Sociali si attivi per cogliere le opportunità che offre il decreto legge 102/2013, che stanzia dei fondi per chi è impossibilitato a pagare l'affitto perchè ha perso il posto di lavoro o per altre ragioni simili".

È questa la richiesta del consigliere comunale, Giuseppe Romanotto, che invita l'amministrazione comunale a non trascurare questa importante occasione, che viene incontro a ad una fetta di popolazione, purtroppo sempre crescente.

"Il decreto - dice Romanotto - ha introdotto l'istituto della morosità incolpevole, ed un fondo di 20 milioni di euro per l'anno 2014 e altri 20 milioni per il 2015, volti a quei Comuni con alto tasso di abitanti che hanno avviato bandi o procedure a favore di inquilini morosi incolpevoli. Finalmente Il 14 luglio scorso stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

La perdita del posto di lavoro e la difficoltà di trovarne uno nuovo comportano, molto spesso, l'impossibilità, per le famiglie che vivono in affitto, di pagare le mensilità di locazione. I problemi aumentano quando le mensilità non pagate diventano tante e si riceve lo sfratto per morosità.
Purtroppo anche nel nostro Comune esistono situazioni del genere e l'assessorato alla solidarietà sociale che riceve le famiglie che chiedono un aiuto per bloccare la procedura di sfratto si trova spesso nell'impossibilità di concedere un aiuto economico e le famiglie sono costrette a lasciare la casa perché lo sfratto diventa esecutivo.

Per questo motivo chiedo all'Assessore al ramo e a tutta l'amministrazione di attivarsi e cogliere l'opportunità che si presenta".
Fra le cause di morosità incolpevole ci sono la perdita del posto di lavoro per licenziamento, la cassa integrazione ordinaria o straordinaria con notevole riduzione del proprio reddito, il mancato rinnovo dei contratti di lavoro a termine, o di lavori atipici, la cessazione dell'attività di libero professionista, attribuibile a causa di forza maggiore, la malattia grave o infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare, che chiaramente ha causato una riduzione notevole del reddito complessivo.

Chi dovesse trovarsi in una di queste situazioni elencate, potrà attingere al fondo, rivolgendosi direttamente ai Comuni, i quali comunicheranno in secondo momento alla Prefettura un elenco dei richiedenti in possesso dei requisiti.

I requisiti previsti per accedere al fondo ci sono: l'essere titolari del contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, essere residenti in un alloggio oggetto di procedure di rilascio da almeno un anno, rispettare i parametri ISE/ISEE previsti dal decreto, ovvero 35.000 euro per ISE, 26.000 euro per ISEE, essere cittadini italiani o europei, possedere il regolare titolo di soggiorno se cittadini non appartenenti all'Unione Europea, aver ricevuto atti di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida.

Esistono, tuttavia, dei titoli preferenziali per l'avanzamento in graduatoria, come la presenza all'interno del nucleo familiare di un componente che sia ultrasettantenne e/o minore, la presenza in famiglia di un invalido per almeno il 67% o in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale.

Tale contributo, di euro 8.000 verrà concesso, dunque, dai Comuni, dopo aver verificato i requisiti, e soprattutto che il richiedente, e/o un componente del nucleo familiare, non sia titolare di un diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.

· Enzo Ganci · Editoriali

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