Il sindacato: "Siamo stanchi"; Di Matteo: "A febbraio pagheremo sei mesi del 2010"
MONREALE, 19 gennaio – Sono ormai ai ferri corti la Cisl Funzione Pubblica e l'amministrazione comunale. Con una dura lettera di diffida a firma del responsabile territoriale, Salvatore Badami e del segretario generale, Gigi Caracausi, il sindacato elenca una serie di punti che non sarebbero stati rispettati dal Comune, soprattutto per quel che riguarda alcune spettanze dovute ai dipendenti.
«Ancora una volta – si legge nella nota – questa organizzazione sindacale, è costretta ad evidenziare le irregolarità e le decisioni autonome che il Comune, in barba a tutte le norme, continua ad assumere: non mantiene gli impegni assunti malgrado la sottoscrizione di un accordo al tavolo delle trattative; quelli assunti in Prefettura; non liquida le risorse del Fondo Miglioramento servizi anno 2010 e parte del 2009; non liquida lo straordinario già effettuato dai lavoratori negli anni precedenti».
La Cisl, inoltre, riserva una "bacchettata" anche ai dirigenti, ricordando come la responsabilità della gestione dei dipendenti appartenga a questi e diffidandoli dall'«assegnare carichi di lavoro che impegnano i dipendenti oltre l'orario ordinario,senza la dovuta copertura finanziaria, puntualizzando che saranno indirizzate a loro, le eventuali richieste di liquidazione formali da parte dei lavoratori».
La nota si conclude con il proposito di avviare, «sentendo i lavoratori in una assemblea che sarà indetta a breve, tutte le iniziative e di protesta e delle eventuali azioni legali da intraprendere».
Il sindaco Filippo Di Matteo, da parte sua, tiene a rendere noto che con la busta paga di febbraio saranno pagate le spettanze relative ai primi sei mesi del 2010. La parte restante, invece, sarà liquidata a maggio prossimo.
«Il mancato pagamento – spiega il primo cittadino – finora non è avvenuto non perché non si vuole pagare, ma perché le condizioni finanziarie del Comune non lo hanno consentito. Entro i termini annunciati, comunque, le spettanze saranno corrisposte».