Turismo: uno sforzo per uscire dalle logiche improduttive

Importante non trascurare la questione parcheggi

MONREALE, 7 giugno - C 'è tanto da fare a Monreale, dove parlare di turismo, significa parlare ancora di una risorsa in attesa di decollo. Non c'è dubbio infatti che la nostra città possiede delle potenzialità enormi, frutto di un patrimonio paesaggistico, storico–architettonico non indifferente, ma la mancanza di una seria e attenta programmazione, ha finito con il mortificare tali potenzialità.

Non si può quindi non condividere l'opinione di coloro che definiscono questa realtà in particolare, una miniera sottoutilizzata. E non è sufficiente il prodigarsi di alcuni commercianti, come avviene in piazza Matteotti (Arancio), dove chi gestisce i negozi si dedica a curare fontana, piazzetta e aiuola assieme alle piante sistemate in via Roma a porprie spese.

Mentre in Europa e nel resto della penisola in questi anni il turismo è stato intepretato in una nuova ottica imprenditoriale, tranne che per alcuni investimenti che hanno munito Monreale di numerosi Bed & Breakfast, la città è rimasta invece ancorata a vecchi schemi estemporanei, che rischiano di emarginare la nostra località dai grandi flussi internazionali, frenandone lo svluppo economico, penalizzandone l'immagine ed impedendo di dare una concreta risposta al problema occupazionale. Bisogna dunque fare uno sforzo per uscire da una logica vecchia e improduttiva, pervenendo ad una nuova cultura del turismo che ci permetta di uscire dall'isolamento e ci consenta l'inserimento nel fenomeno espansivo del turismo internazionale.

In questo senso occorre uno sforzo in più per offrire adeguate risposte alle nuove domande del mercato turistico, dal momento che Il turismo di oggi è soprattutto investimento e come tale deve entrare in sintonia con il mondo imprenditoriale ed economico, realizzando un progetto complessivo che veda la partecipazione delle istituzioni.

A tale proposito non può sfuggire la necessità di un confronto fra il prossimo nuovo inquilino del municipio e le categorie ecomiche con progetti integrali nel campo delle infrastrutture a partire dai parcheggi. Allo stato attuale la città normanna dispone a valle di almeno 500 posti auto, tali da scongiurare azzardati scavi per crearne altri sotto terra, come suggerito da tanti urbanisti. Una dotazione che fa diventare indispensabile adoperarsi solamente per garanire il collegamento con il trasporto pubblico per il raggiungimento del centro storico e le aree monumentali, liberandole da fenomeni di congestionamento e di inquinamento, dai marciapiedi e isole pedonali aggredite dalle quattro ruote.

In questa ottica è necessario includere l'esigenza di parcheggi anche all'interno dell'abitato, tra la Carrubella, recuprando il Tiro a segno, la vecchia cava a monte della città e ancora reperire un'area parcheggio nei pressi del campo sportivo di via Aldo Moro.