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La VA della scuola "Veneziano" vince il premio "Emanuele Basile

| Greta Marchisello | Cronaca varia

La manifestazione è stata organizzata dalla confraternita del SS.Crocifisso. LE FOTO

MONREALE, 1 maggio – È la V A dell'istituto comprensivo "Antonio Veneziano" ad aggiudicarsi il primo premio del concorso "Emanuele Basile" nell'ambito del convegno "Confraternite risorse di legalità per il territorio", che si è tenuto stamattina in aula consiliare.

A consegnare l'ambito premio ai 24 alunni vincitori, è stato monsignor Michele Pennisi. Emozionati e felici i bambini hanno esultato insieme alla dirigente Beatrice Moneti ed alle insegnanti Giovanna Gentile, Domenica Modica, Debora Saverino, Daniela Sirchia, Ignazia Pillitteri e Mariangela Rispetta. Al secondo posto la V A della "Morvillo", premiata dal Colonnello Pierluigi Solazzo ed infine la V B della "Veneziano" premiata da Francesco Antonetti, presidente nazionale delle confraternite diocesane.

Questo evento si è svolto a conclusione di un'importante convegno sulle confraternite e la legalità. Luigi Perollo, giornalista, ha fatto da moderatore al consesso in cui sono intervenute le autorità cittadine: monsignor Michele Pennisi; Filippo di Matteo, sindaco di Monreale; Francesco Antonetti, presidente nazionale delle confraternite diocesane; Giuseppe Savagnone, presidente dell'ufficio arcidiocesano di Palermo; il colonnello dei carabinieri Pierluigi Solazzo,Valentino Mirto presidente della confraternita del Santissimo Crocifisso; Raffaele Venti, presidente della confraternita della Madonna Addolorata di Taranto e Nocolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità.

L'accento del convegno è stato posto sul fondamentale ruolo che le confraternite hanno nel territorio, dell'importanza di aiutare le famiglie disagiate, di essere da supporto in tanti casi di violenza a donne e bambini, ma anche di ausilio a coloro che sono vessati dalla malavita.
" Le confraternite coltivano la dimensione popolare della fede come dice Papa Francesco – ha detto nel suo intervento il vescovo -, non sono semplici società di mutuo soccorso ma si propongono di mettere in pratica il vangelo. È importante ribadire un concetto, ovvero tutti coloro che appartengono ad associazioni mafiose non possono far parte delle confraternite".

Anche il sindaco Di Matteo ha voluto ribadire l'aspetto della legalità delle confraternite, ringraziando Valentino Mirto per l'importante opera che svolge a Monreale.
Francesco Antonetti, presidente nazionale delle confraternite diocesane ha poi ricordato la figura di Emanuele Basile, capitano dei carabinieri ucciso dalla mafia il 3 maggio del 1980 paragonandolo ai valori delle confraternite che sono testimoniati con la vita e con le opere.
"I carabinieri – ha sostenuto il colonnello Solazzo, comandante del gruppo territoriale dei carabinieri - non devono essere visti come soggetti di repressione ma come persone di supporto. Le confraternite sono fonte di tutela per donne sfruttate, migranti, bambini maltrattati e queste associazioni devono essere vigili di una concreta legalità".

Infine Giuseppe Savagnone partendo da una costatazione problematica su come l'italia sia un paese che ha più leggi rispetto a tutti gli altri e che le leggi si moltiplicano dove vengono trasgredite. " Le confraternite e la legalità - ha detto Savagnone - sono una risorsa. Il. Le confraternite sono la più antica amministrazione fatta dai laici e gestito dai laici perché prendono coscienza della loro realtà ed hanno a che fare con la vita reale. La legalità non significa più leggi ma quest'ultime siano conformi al bene comune. Ci si deve imporre un esame di coscienza".

Tutte le foto sono state realizzate da Massimo Palmigiano, che ringraziamo

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

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