Scatta il silenzio-assenso, non più efficace il provvedimento: dissequestrato il chiosco al parcheggio comunale

Trascorsi più di dieci giorni dal sequestro per presunte irregolarità

MONREALE, 4 aprile – Il Comando di Polizia Municipale questa mattina ha ordinato la rimozione dei sigilli e il dissequestro dello stand che era stato sequestrato all'operatrice commerciale Silvana Lo Iacono, che gestisce il chiosco all'interno del parcheggio comunale.

Il provvedimento è stato emesso in quanto i difensori della commerciante, gli avvocati Salvino Caputo e Francesca Fucaloro hanno eccepito l'inefficacia del provvedimento di sequestro perché erano decorsi i 10 giorni senza che gli uffici avessero risposto all'istanza presentata dai legali.
Il 13 marzo scorso, infatti, gli agenti della Polizia Municipale avevano operato il sequestro in via amministrativa dello stand della signora Lo Iacono in quanto erano state riscontrate presunte irregolarità.

La commerciante attraverso i propri legali aveva impugnato il sequestro sostenendo di essere in possesso delle relative autorizzazioni.
La normativa prevede che entro 10 giorni dal ricorso, gli uffici comunali avrebbero dovuto emettere i relativi provvedimenti pena la perdita di efficacia del sequestro.
Dopo 12 giorni di assoluto silenzio da parte dell'amministrazione comunale i difensori hanno eccepito l'inefficacia del provvedimento di sequestro della polizia municipale.

"È evidente – hanno dichiarato Salvino Caputo e Francesca Fucaloro – che il silenzio dell'amministrazione comunale sul nostro ricorso ha prodotto l'ufficio del silenzio–assenso e quindi dell'accettazione della nostra istanza. È chiaro che la signora Lo Iacono ha subìto gravi danni dal provvedimento di sequestro comunale in quanto, nonostante fosse autorizzata a riprendere attività dal 1 aprile ha continuato a subire la chiusura coattiva.

Nel frattempo ha subito un ulteriore danno in quanto il protrarsi del sequestro ha determinato il deperimento di una notevole quantità di generi alimentari custoditi all'interno dello stand. Adesso stiamo valutando una richiesta per risarcire la signora Lo Iacono dai danni subiti da un provvedimento dimostratosi totalmente inefficace".