Ato rifiuti, il giallo dei fondi del Tfr: vengono trattenuti, ma non versati

Da anni, ormai, la voce non viene coperta. Operai sul piede di guerra

MONREALE, 3 aprile – Dove sono andati a finire i soldi destinati al Tfr dei dipendenti dell'Ato? È questa la domanda che circola tra gli impiegati dell'Alto Belice Ambiente spa, dopo aver appreso, carte alla mano, che delle somme trattenute mensilmente per questo fine, non c'è traccia.

Una scoperta amara, quella degli operatori della società che gestisce il servizio di smaltimento rifiuti per conto dell'Ato Palermo 2, che abbraccia 17 Comuni della provincia. Da tempo sapevano che con molte probabilità i soldi per il trattamento di fine rapporto non erano stati versati. Quando poi hanno avuto l'idea di controllare un "estratto conto" hanno avuto la certezza delle loro preoccupazioni.

Va spiegato, preliminarmente, che ai dipendenti in media vengono trattenuti mensilmente dalla busta paga dai 100 ai 150 euro. Somme che servirebbero ad impinguare i fondi da utilizzare quando cesserà il loro rapporto con l'Ato. Alcuni hanno scelto volontariamente di proseguire il rapporto contributivo con l'Inps, altri, invece, hanno optato per depositarli nel fondo pensioni dell'Ina Assitalia, pensando di avere condizioni più vantaggiose. La scoperta però, è stata amara: sei rate coperte nel secondo semestre del 2009, poi una voragine di quasi quattro anni, senza un euro di versamento, quindi altre due rate depositate a fine 2013, sotto la gestione del commissario Maurizio Norrito.
In mezzo, quindi, un buco nero enorme, nel quale non c'è traccia di alcuna erogazione di questi soldi.

La situazione è resa particolarmente grave dal fatto che tanti operai, per esigenze personali, hanno chiesto l'anticipazione di queste somme. La risposta è stata ovviamente negativa: "I soldi non ci sono e quindi non ve ne possiamo dare" si sono sentiti dire. "Eppure sappiamo che alcuni nostri colleghi hanno ottenuto l'anticipazione – affermano alcuni di essi – Sono soldi nostri con i quali dobbiamo fare fronte a spese familiari, che altrimenti non possiamo sostenere. Con i soldi dei nostri figli non si deve scherzare. Contiamo di rivolgerci ad un legale perché vogliamo recuperare queste somme ".

Che la situazione sia abbastanza grave lo conferma il commissario liquidatore dell'Alto Belice Ambiente, Roberto Terzo. "C'è un forte ritardo nei versamenti delle quote destinate ai Tfr – afferma – sia per chi ha scelto l'Inps, che per chi ha preferito i fondi Assitalia. Il motivo è sempre lo stesso: con quello che versano i Comuni, quando versano, si riesce solo a pagare il netto in busta agli operai e si deve rinunciare a coprire le altre voci. Ci siamo attivati per metterci al passo, ma la soluzione non sarà vicinissima. Abbiamo già cominciato con i decreti ingiuntivi nei confronti dei Comuni morosi. Ad Altofonte, per esempio, quello che abbiamo depositato è stato accolto già dal Tribunale di Palermo. Stessa cosa faremo negli altri Comuni, Monreale compreso".