La nomina scatena le polemiche: "Sapore elettoralistico"
MONREALE, 25 marzo - Cambia la fisionomia del Consiglio di Amministrazione dell'acquedotto consortile "Biviere". Nell'organismo entra Giovanni Mancuso, in quota al Comune di Monreale, che assieme a quello di Palermo gestisce il consorzio che approvvigiona una vasta zona a cavallo fra i due territori.
Ragioniere, 41 anni, residente a Villaciambra, Giovanni Mancuso è entrato a far parte del Cda dell'acquedotto dopo le dimissioni del sindaco Filippo Di Matteo, che fin a qualche mese fa ne è stato presidente. La nomina ed il relativo giuramento dell'interessato sono già avvenute. La sostituzione, invece, era avvenuta lo scorso 28 febbraio. Mancuso, quindi, va ad aggiungersi a Maurizio Manzella ed a Giuseppe Di Fulco, che in seno al Cda dell'acquedotto rappresentano il comune di Monreale. Il capoluogo, invece, è rappresentato dal presidente Giovanni Ferro, da Antonino Lo Bello e Maria Prestigiacomo.
"Si tratta di una scelta valida - afferma il sindaco Filippo Di Matteo - Il fatto che Mancuso sia di Villaciambra, inoltre, ne fa una persona a più diretto contatto con le problematiche del Consorzio Biviere".
La nomina, però, suscita già polemiche. "Nulla da dire sulla persona - afferma Salvino Caputo - Credo, però, che sia un fatto di opportunità e di stile. A mesi dal voto sarebbe stato preferibile astenersi da queste nomine e limitarsi soltanto all'ordinaria amministrazione. Certamente non si sarebbe bloccata l'attività del consorzio, né l'erogazione dell'acqua". "Come mai il sindaco ci pensa adesso? - aggiunge Toti Zuccaro, segretario cittadino del Pd - Si tratta dell'ennesima manovra preelettorale compiuta dal sindaco".