Decine le mail sull'argomento arrivate alla nostra redazione
MONREALE, 19 marzo – Sono già decine la mail che in questi giorni stanno invadendo la casella di posta della nostra redazione, inviateci dagli animalisti che chiedono rispetto per le bestie e soprattutto precisi impegni da parte dell'amministrazione comunale.
Il tam tam epistolare che si è scatenato è dovuto, come affermano gli attivisti della varie associazioni che si stanno mobilitando in questi giorni, ai numerosi casi di abbandono di animali o di ritrovamento di carcasse di bestie avvelenate. Episodi che si sono verificati soprattutto nel cir5condario di Monreale, con particolare riguardo alle zone esterne di Pioppo e di San Martino delle Scale.
"Chiediamo - scrivono nella mail che è arrivata in serie - che l'amministrazione comunale di Monreale si assuma, una volta per tutte, le proprie responsabilità nei confronti del randagismo che affligge la città, nel rispetto della Legge nazionale sul randagismo 281/91 e della Legge regionale Sicilia 15/2000.
Se, come sostiene il sindaco – dice ancora la mail - a Monreale il randagismo non esiste, chiediamo allora dove siano finiti i 130.000 euro stanziati dalla Regione Sicilia nel 2011 per arginare un fenomeno che "non c'è". Chiediamo anche che fine abbia fatto la struttura individuata dal Comune da adibire a presidio veterinario, con tanto di nuove apparecchiature mai usate dall'azienda sanitaria locale e lasciate ora in disuso. Certi del fatto che la città di Monreale voglia essere ricordata per la bellezza dei suoi monumenti e per la ricchezza del suo artigianato locale, e non per le inaudite sofferenze riservate agli animali randagi, chiediamo che sia rispettata la normativa vigente in materia di randagismo.
Ricordiamo l'intento di divulgare in tutta Italia la piaga sociale che affligge questo territorio e di boicottare il turismo su questo paese fino a quando non verrà dato un chiaro segnale da parte di tutte le autorita' su un intervento generale che metta la parola fine allo stillicidio fisico e morale di queste povere creature".