Precari del Comune, ok la proroga a dicembre, ma va messa in moto la macchina della stabilizzazione

Di Matteo: "Vogliamo passare presto a questa fase"

MONREALE, 18 marzo – Ieri è stato sottoscritto l'accordo tra il Comune e i sindacati per consentire che il rapporto di lavoro dei precari abbia vigore almeno fino al prossimo 31 dicembre, evitando la paventata interruzione al 31 marzo.

Adesso, però, dovranno essere predisposti tutti quegli atti finalizzati ad un efficace processo di stabilizzazione. In ballo ci sono ben 94 posti di lavoro, il destino di 94 famiglie.

Intanto, nei prossimi giorni, la giunta comunale dovrà provvedere all'approvazione di due delibere per ratificare formalmente l'accordo sindacale che è stato sancito ieri. Successivamente, però, da vedere se lo farà questa amministrazione o quella che sarà eletta a maggio, ci saranno da predisporre tutti gli atti che serviranno a mettere in moto il processo di stabilizzazione. Va ricordato, al riguardo, che, così come vuole la legge, i Comuni, che hanno avviato le procedure per la stabilizzazione possono deliberare proroghe triennali per i loro precari, Non altrettanto per i Comuni meno virtuosi sotto questo aspetto, che possono limitarsi a predisporre proroghe (così come finora ha fatto Monreale) soltanto fino al 31 dicembre 2014.

Eppure il numero di 94 precari non sembra spropositato, soprattutto se messo in relazione a quello degli altri comuni. Sono circa 300, infatti, i precari partinicesi (un Comune analogo a Monreale per popolazione) o addirittura circa 400 quelli in forza al Comune di Alcamo.

Il sindaco Filippo Di Matteo, che va detto, aveva ratificato a dicembre la proroga fino a marzo ancor prima che passasse la legge all'Ars, frattanto conferma la ratifica delle due delibere nei prossimi giorni ed afferma come l'accordo di ieri sia "il primo passo utile ad iniziare l'iter che porta alla stabilizzazione dei precari del Comune. Presto passeremo ad un'altra fase – afferma ancora il primo cittadino – che ci permetterà di produrre gli atti necessari ad assorbire nel tempo questi lavoratori che per anni e con dedizione hanno svolto la loro opera all'interno della macchina comunale".