Il Codice Vigna? A Monreale è stato solo un gesto per "punire" Mario Arcidiacono

La Cisl torna sulla mancata applicazione del codice anti corruzione

MONREALE, 14 marzo – "Il "Codice Vigna" a Monreale è stato applicato solo per trasferire il collega Mario Arcidiacono, un intervento che sa tanto di punizione solo per colpire questa persona". Lo afferma il segretario cittadino della Cisl Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli.

"Tutti certamente ricordano - scrive il sindacalista - che la nostra organizzazione sindacale, per lungo tempo e con grande determinazione, si è impegnata nel sostenere la necessità di dar corso all'interno degli uffici comunali alla rotazione del personale prescritta dal codice. L'argomento ha anche appassionato diversi consiglieri comunali ed esponenti politici locali, che però ad un certo punto, dopo un periodo di intenso fervore, hanno misteriosamente scelto di defilarsi e tacere.

Tutti ricordano pure che i vertici politici e dirigenziali del Comune per mesi e mesi hanno preferito "fare melina" su questa delicata ed importante questione. Ai primi di giugno dello scorso anno abbiamo poi assistito al classico 'parto della montagna' – dice ancora Giacopelli – preceduto da dolorose, lunghe e travagliate 'doglie': il processo di rotazione, infatti, non è stato realizzato in un contesto di generale revisione degli incarichi assegnati ai dipendenti impegnati nei settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose ed ai tentativi di corruzione, che sono quelli delle risorse umane e patrimoniali, degli interventi abitativi, dell'edilizia, dell'urbanistica e degli appalti.

E così, alla fine, è stato disposto un unico trasferimento, che ha riguardato il collega Mario Arcidiacono, con un intervento che inevitabilmente ha portato a ritenere che il Codice Vigna sia stato utilizzato in maniera strumentale e punitiva soltanto per colpire un determinato soggetto.

Poiché non dubitiamo che gli amministratori ed il segretario comunale intendano sempre muoversi in un vero, credibile e lineare percorso di legalità – sono ancora parole dell'esponente sindacale – chiediamo che la rotazione del personale venga attuata ad ampio respiro ed in maniera compiuta, rispettando rigorosamente e pienamente la normativa vigente e lo specifico regolamento che, dopo aver svolto la necessaria concertazione con le parti sindacali, la giunta Di Matteo ha approvato nel 2012. Non vorremmo che a Monreale il 'Codice Vigna' sia più misterioso del Codice Da Vinci".