Parte il restauro delle vetrate del duomo

L'intervento sarà curato dall'Opificio delle Arti

MONREALE, 8 marzo - Le vetrate del duomo saranno restaurate e messe in manutenzione. La sovrintendenza ai Beni Culturali ha dato il via libera al progetto, finanziato dalla Fabbriceria del duomo. L'intervento, che ammonta a circa 30 mila euro, sarà curato dall'Opificio delle Arti.

Le finestre interessate dalla manutenzione e dalla conservazione sono: la grande vetrata di facciata, la terza finestra sul fianco destro della navata centrale, la finestra del transetto sinistro, le tre sull'arco trionfale.

L'opera di restauro riguarda la grande vetrata del prospetto occidentale. Firmata da Gregorietti, nel 1946, è inserita in una finestra con arco ogivale, consta di 29 pannelli che recano lo stemma dell'arcivescovo Eugenio Filippi e una scritta commemorativa. Al momento, tutti i pannelli presentano una deformazione verso l'interno, uno di questi è privo del vetro protettivo. Nell'intercapedine fra la vetrata piombata e i vetri di protezione si è accumulata per anni sporcizia, che sarà rimossa.
La terza finestra sul fianco destro è disomogenea per il vetro e il piombo. Nella finestra del transetto sinistro uno dei vetri è rotto, mentre il pannello di una delle tre finestre del presbiterio, sull'arco trionfale, dopo essersi infranto, è stato coperto con un foglio di legno compensato, fissato in modo precario. In un'altra, è stato apposto un pannello bianco opaco in materiale plastico.

L'intervento complessivo ha lo scopo di assicurare la conservazione a tutte le parti di valore esistenti, recuperare una godibilità complessiva delle opere, effettuare interventi reversibili, realizzare sistemi di collocazione che, nel futuro, rendano agevole ogni manutenzione, ripristinare le condizioni di sicurezza.
"E' un impegno economico - ha detto il presidente della Fabbriceria del duomo, monsignor Antonino Dolce - necessario per salvaguardare l'integrità e il decoro del duomo che se ancora non è stato riconosciuto bene dell'umanità da parte dell'Unesco, lo è di fatto".