Rifiuti, appello della Cisl alla Regione: "Dia un segnale in controtendenza"

La questione riguarda pure l'Ato Palermo 2

PALERMO, 7 marzo - "La Regione dia un segnale in controtendenza nella gestione dei rifiuti: incontri subito i sindacati per provvedere al pagamento dei lavoratori dell'Ato Palermo 1 e Ato Palermo 2 in attesa degli stipendi per far rientrare immediatamente in servizio i 172 lavoratori licenziati dal Coinres, senza alcuna forma di reddito dal 10 febbraio.

Ad affermarlo intervenendo sulle vertenze dell'Ato Palermo 1 , Ato Palermo 2 e del Coinres e sulla gestione regionale del settore rifiuti, e' Dionisio Giordano Segretario regionale Fit Cisl Ambiente. "L'intervento della Regione – dica ancor ail sindacato – deve consentire a tutti i commissari straordinari dei diversi Ato dell'isola di avere reali funzioni e poteri di gestione del servizio,supportandoli concretamente e non abbandonandoli al loro destino, tutto al fine di avviare la concreta attivazione delle Societa' di regolamentazione dei rifiuti.

I lavoratori dell'Ato rifiuti Palermo 1 sono senza stipendio, le dodici amministrazioni locali quasi tutte incapaci di assolvere agli obblighi di legge e fornire un servizio di gestione rifiuti normale: poi si fa finta di stupirsi delle precarie condizioni igienico-sanitarie dei comuni, individuando nella giusta reazione di protesta dei lavoratori senza retribuzione la causa dell'emergenza. E tutto cio' nonostante la Regione abbia nominato un commissario straordinario. La vera emergenza e' l'incompetenza di alcuni sindaci e la mancata capacita' di intervenire concretamente da parte della Regione".

La Fit Cisl lamenta "l'incapacita' di intervento politico sui sindaci dell'Isola affinche' procedessero con l'attivazione del nuovo sistema di gestione dei rifiuti, ha creato di fatto una situazione di mancato rispetto delle norme, ha frammentato il sistema basato oggi su logiche 'condominiali'; ha creato situazioni paradossali come quello legato al noleggio di autocompattatori da parte dei Comuni al costo di 800 euro al giorno con il consequenziale poi aumento delle tasse sui cittadini e il licenziamento dei lavoratori".

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