Ospedale Ingrassia, il futuro è legato al destino dell'Ortopedia

Solo 4 posti letto sono insufficienti per un bacino di 162 mila persone

PALERMO, 16 febbraio - C'è ancora apprensione per le sorti dell'ospedale Ingrassia di Palermo, in bilico ancora fra la speda di Damocle dell'esclusione della rimodulazione dei presidi ospedalieri, prevista dalla Regione, e la speranza di essere mantenuto in vita e magari potenziato.

Il presidio, va ricordato, vanta un bacino d'utenza costituito da Monreale, Altofonte, Pioppo, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, San Cipirello, dalla VI Circoscrizione di Palermo per un totale di 162.000 abitanti. Una considerevole fetta della popolazione del territorio, dunque, che non può e non deve essere penalizzata in nome della soltanto delle esigenze di spesa.

L'ospedale, però, presenta soltanto quattro posti letto nel reparto di Ortopedia e quindi, stanti questi numeri, potrebbe essere messo a rischio.
E' del tutto evidente, infatti, che se non c'è l'Ortopedia il presidio non può essere accreditato o definito tale. Anzi il fatto potrebbe rappresentare un segnale per chiuderlo definitivamente. L'ortopedia è importante per il territorio e i 4 posti letto attuali sono insufficienti per potere dare adeguata risposta alla richiesta del territorio. Va sottolineato come nel 2013 dall'area di emergenza dell'Ingrassia siano stati mandati ben 135 pazienti fratturati in altre strutture cittadine.

Eppure tutti gli indici di attività di ricovero dell'ortopedia, di appropriatezza, di efficacia di professionalità anche con pochi posti letto, che negli ultimi anni sono stati tolti volutamente, sono superiori agli indici nazionali. L'ultima parola la dirà la Regione. La speranza dei cittadini del comprensorio è quella che un presidio così importante per il territorio possa essere mantenuto in vita.