E' emergenza sepolture al cimitero: circa 40 le salme messe a deposito

Si procederà alle "estumulazioni", ma la strada è lunga

MONREALE, 15 febbraio – Occorrono provvedimenti urgenti, perchè la situazione sta raggiungendo già livelli preoccupanti. Sono circa 40 le salme che giacciono nel deposito del cimitero di Monreale e che attendono di essere tumulate.

Uno stato di fatto che al momento non sembra di facile soluzione, anche perchè di loculi nuovi non ce ne sono e l'amministrazione comunale è costretta ad adottare soluzioni tampone, che però non riescono ad imprimere una svolta.

Il Comune sta percorrendo la strada della estumulazione, emettendo un provvedimento che tende a liberare le sepolture dei defunti scomparsi nel 1973, cioè a 40 anni dalla morte, ma il percorso è lungo e non è detto che porti a risultati efficaci in breve tempo. Da questo tentativo potrebbero arrivare una trentina di posti, ma le pratiche da concludere con i discendenti degli estinti o quelle per le quali è possibile procedere d'ufficio richiedono tempo e pazienza.

Quella che non hanno più i familiari delle persone morte negli ultimi mesi, che non hanno la possibilità di andare a mettere un fiore sulla tomba dei loro cari, perchè questi non hanno ancora una sistemazione. Qualche mese fa, inoltre, il Comune aveva provveduto a richiedere, non senza polemiche, qualche posto alle confraternite ed alle società di mutuo soccorso, ma si è trattato, anche qui, di provvedimenti tampone, in grado di mettere una pezza su una situazione di ben più ampia portata.

Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Sandro Russo, che ha raccolto le lamentele di diversi cittadini: "Dopo aver ascoltato numerose segnalazioni da parte di tanti cittadini monrealesi - fa sapere Russo - denuncio lo stato di abbandono e di degrado del cimitero. Ad oggi, si trovano in deposito 40 salme che avrebbero diritto ad una degna sepoltura. La presenza di queste inoltre, rappresenta un problema igienico-sanitario poichè potrebbe causare danni alla salute dei visitatori del luogo. Pertanto chiedo un intervento urgente da parte degli organismi di tutela della Sanità pubblica".

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