Confortanti i risultati dell'Ecocentro ad un mese dall'apertura

E' la carta la materia più "gettonata" con oltre 2,5 tonnellate già consegnate

MONREALE, 22 dicembre – Sono confortanti i dati del primo mese di vita dell'Ecocentro. Dopo appena 30 giorni dall'apertura i locali di via Venero 201, allestiti dal Comune e dall'Ato Palermo 2, stanno diventando un piccolo punto di riferimento per quei cittadini più volenterosi e dotati di senso civico, che hanno cominciato a fare in maniera sistematica la raccolta differenziata della spazzatura.

A fare la parte del leone tra i rifiuti riciclabili è ovviamente la carta, che più facilmente viene raccolta nelle abitazioni (soprattutto con i giornali e le riviste), che ha superato già le 2,5 tonnellate. Quasi una tonnellata, invece, la quantità di vetro raccolta dagli operatori della "Bottega del riciclo", con prevalenza di barattoli e bottiglie. Anche la plastica è stata racimolata in quantità significative, se si pensa che ne sono stati accumulati circa 500 chili. Chiudono questa piccola graduatoria i metalli, con i 50 chili dell'alluminio e i 48 dell'acciaio. Gli operatori, che oltre alla professionalità, hanno mostrato pure estrema gentilezza e cordialità, sono fiduciosi, e confidano nell'espansione del costume, che porterà ad un incremento della raccolta.

Ad agevolare il compito dei cittadini volenterosi c'è pure la possibilità di sostare con la macchina proprio davanti l'ufficio del riciclo, con una piazzola riservata, in modo da evitare situazioni scomode, che certamente avrebbero scoraggiato gli utenti. E per il futuro l'Ato conta di aprire altre sedi, in modo da agevolare ulteriormente il conferimento dei rifiuti riciclabili.
«Abbiamo in animo – afferma Salvino Caputo – di aprire un altro punto ad Aquino, a Villaciambra ed a Monreale stesso».

Dopo il furto di qualche giorno fa, a seguito del quale erano state trafugati alcuni oggetti destinati al concorso a premi per i ragazzi, sono già diversi i cittadini, che con i punti accumulati hanno portato a casa bottiglie di vino, confezioni di pasta o di caffè, come premio. La sfida che l'Ato gioca, però, è un'altra: se l'esperimento dovesse rivelarsi vincente, potrebbe essere considerata una decurtazione della Tarsu. Un modo "concreto" di premiare i cittadini sensibili al problema della differenziazione dei rifiuti.