AnsaldoBreda: firmata l'intesa, salvo il sito di Carini

L'impianto inserito nel piano complessivo di rilancio

ROMA, 22 gennaio - Siglato a Roma da azienda e sindacati, poche ore fa l'accordo sul futuro dello stabilimento Ansaldo Breda di Carini (Palermo). Secondo quanto riferisce la Cisl, l'intesa prevede cassa integrazione ordinaria a rotazione per gli operai fino ad aprile, la ricerca di soluzioni industriali per alleggerire il ricorso agli ammortizzatori sociali, la trasferta degli addetti (massimo 30 unita') che lavoreranno anche presso altri stabilimenti Ansaldo Breda d'Italia, l'impegno di Finmeccanica a non chiudere il sito di Carini ma di inserirlo nel piano complessivo di rilancio del gruppo nell'ambito del settore trasporti, che dovra' essere oggetto, entro gennaio, di un tavolo nazionale alla presenza della Presidenza del Consiglio, le istituzioni regionali, le parti sociali, il gruppo Ferrovie e l'azienda.

A gennaio la cig riguardera' 29 dei 147 operai, 33 a febbraio, 50 a marzo, 68 ad aprile. "E' stato cosi intanto salvato il futuro dello stabilimento Ansaldo Breda di Carini, che a differenza dei piani di dimissione, resi noti lo scorso anno dal gruppo, non chiudera'" commenta Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl di Palermo-Trapani, che sottolinea: "Ci auguriamo che il ricorso alla cassa integrazione, non superi il mese di aprile. Finmeccanica si e' infatti impegnata a non chiudere lo stabilimento e a trasferire a Carini quote aggiuntive di lavorazioni di revamping".

L'azienda ha ribadito la necessita' di avviare la cig per via della carenza di carichi di lavoro, "a causa delle consistenti e non sostenibili perdite implicite nei contratti acquisibili da Trenitalia che ha indetto gare di appalto a basso costo" ha spiegato la dirigenza del gruppo. Attualmente presso lo stabilimento sono in corso di lavorazione tre commesse (Medie Distante, Intercity, Semipilota).