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Beni confiscati: siglato accordo tra Consorzio Sviluppo e Legalità e l'omologo agrigentino

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia: "Utile e necessario un'efficace scambio di esperienze"

AGRIGENTO, 20 dicembre - Uno scambio reciproco delle rispettive esperienze per rendere più efficace l'azione di contrasto al crimine organizzato e al recupero per finalità sociali e occupazionali dei beni confiscati alla mafia. È questo lo scopo dell'accordo di collaborazione firmato oggi tra il presidente dell'Assemblea del Consorzio Sviluppo e Legalità, Giuseppe Siviglia, (di cui fanno parte i Comuni di Altofonte, Camporeale, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Roccamena, Corleone, Monreale), il vicesindaco di Agrigento Massimo Muglia, in rappresentanza del Presidente dell'Assemblea dei Sindaci del Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo (di cui fanno parte i Comuni Agrigento, Canicattì, Favara, Licata, Naro, Siculiana, Palma di Montechiaro) ed  il Presidente del Consiglio di Amministrazione  del Consorzio Sviluppo e Legalità, Orietta Mongiovì.

La firma è avvenuta alla presenza del Prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino. L'accordo permetterà di creare un tavolo permanente composto da rappresentanti dei Consorzi con il compito di coordinare le iniziative reciproche in materia di utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata nei rispettivi territori, monitorarne i processi ed i risultati, determinare sinergie operative tra le parti. Il protocollo, inoltre, consentirà di sviluppare un'azione di coordinamento per dare un indirizzo unitario alle azioni avviate sui diversi territori provinciali.

"«E' necessario uno scambio di esperienze che ci aiutano a poter al meglio gestire i beni confiscati – ha detto Siviglia – E' opportuno che nasca una agenzia nazionale per la mera gestione dei beni confiscati che dovrà avere le finalità di coordinamento. Ho già lanciato nei giorni scorsi l'iniziativa in una trasmissione televisiva; non è possibile che ogni Comune o consorzio di Comuni adotti propri regolamenti per la gestione e l'assegnazione dei beni confiscati. Ad oggi, sono circa 12.500 ed altri ne arriveranno. Mi farò promotore di questa proposta di legge - conclude il sindaco di San Giuseppe Jato – essendo componente anche della commissione nazionale Anci per la sicurezza e legalità e chiederò, nel frattempo, alla presidenza nazionale Anci di firmare un protocollo di intesa  che nei prossimi giorni presenterò  fra Anci Nazionale ed il Consorzio sviluppo e legalità».
«Il tavolo permanente che è stato costituito stamattina - ha aggiunto Orietta Mongiovì consentirà un'efficace scambio di esperienze che rafforzerà e nel contempo creerà una nuova rete».

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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