Il Cga dice sì alla sospensiva, il Comune risparmia 309 mila euro

In primo grado il Comune soccombente. Adesso il giudizio di merito

MONREALE, 4 gennaio - Pochi giorni di ritardo sarebbero potuti costare al Comune più di 309 mila euro. Era la somma che le casse comunali avrebbero dovuto sborsare per pagare la sanzione prefettizia relativa al mancato rispetto dei parametri per la copertura dei costi di gestione.

Una sanzione, in pratica (dell'ammontare esatto di 309.145,44 euro) irrogata nell'ambito dell'attività di monitoraggio effettuata dalla Prefettura sulla spesa. Fortunatamente per Monreale, però, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, dopo che in primo grado, dinanzi al Tar, il Comune era risultato soccombente, ha accettato la richiesta di sospensiva avanzata dal legale, avvocato Andrea Terranova.

"Era stata inflitta questa sanzione - afferma quest'ultimo - come se il Comune non avesse inviato la documentazione, fatta essenzialmente di tabelle ed invece si è trattato solo di un ritardo di pochi giorni, dovuto all'assenza del dirigente. Probabilmente anche la stessa Prefettura si era accorta di avere effettuato una forzatura". Adesso, però, la vicenda si sposta sulla questione del merito, per la quale sarebbero necessari 60 giorni per fissare l'udienza. Probabile, però, che a causa della grossa mole di lavoro del Cga, questa slitti di alcuni mesi.

Il sindaco Filippo Di Matteo esprime soddisfazione per il risultato già ottenuto, in quanto l'applicazione della sanzione avrebbe vanificato parte del lavoro finora svolto dall'amministrazione per il riordino dei conti del Comune.
" La Prefettura aveva, infatti, applicato al Comune la sanzione prevista per enti locali in deficit strutturale che non rispettano i livelli minimi di copertura dei costi di gestione a richiesta individuale.

Grazie all'attività di risanamento ed austerity portata avanti sin dal mio insediamento – riferisce il sindaco - il Comune di Monreale non solo non è più in situazione di deficit strutturale, ma rispetta i parametri dei livelli minimi di copertura dei costi di gestione, previsti dalla legge, per alcuni servizi pubblici".